Il marketing di prossimità (o proximity marketing) è un passaggio fondamentale per le aziende che vogliono sfruttare al meglio il proprio collegamento con il territorio. Collegando il lavoro online con il digitale, senza lasciare nulla all’improvvisazione.
Nella maggior parte dei casi l’idea è quella di creare un sito web, una campagna di social media marketing e una presenza online degna di questo nome per un brand. Magari si può pensare all’ottimizzazione di Google My Business per lavorare sulla local SEO.
Quando vuoi puntare su una capacità reale di presidiare l’area devi guardare il lavoro dal punto di vista della strategia basata su un territorio preciso. Ecco cosa devi sapere.
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Cos’è il marketing di prossimità
Il marketing di prossimità (noto anche come proximity marketing) è quell’insieme di tecniche punta a ottimizzare l’intervento di un brand sul territorio con mezzi differenti.
Mezzi che vanno dalle app mobile alla comunicazione digitale basata sull’evoluzione della cartellonistica. In poche parole, con questa tecnica i tenta di intercettare l’utente che si trova nei pressi di un punto vendita sfruttando la comunicazione digitale in tutte le sue forme, cercando di intercettare la sua attenzione per aumentare le conversioni.
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Perché fare marketing di prossimità
Alla base c’è il bisogno di intercettare un target specifico che passa in un’area che si trova nei pressi di un negozio, un hotel o un ristorante. Può interessare anche i clienti di un supermercato e l’obiettivo specifico è quello di influenzare in tempo reale gli utenti nel momento in cui vengono raggiunti da un messaggio personalizzato.
Il marketing di prossimità trova ampio supporto nella diffusione delle reti veloci, dei dispositivi mobile e delle tecnologie capaci di seguire l’individuo sempre ovunque.
Pensa solo al fatto che, come suggerisce Statista, il numero dei dispositivi indossabili connessi in tutto il mondo è più che raddoppiato nell’arco di tre anni (2016/2019).
I vantaggi reali di quest’attività sono chiari: creare un advertising localizzato, misurabile e personalizzato in base al target, alla campagna e agli obiettivi. Il marketing di prossimità può regolarsi in base alla circostanza, può essere usato in un tempo limitato e con massima misurabilità dei risultati. Così è facile capire come gestire l’investimento.
Principio del proximity marketing
Qual è la base di partenza del marketing di prossimità? Il moltiplicarsi dei momenti della verità. Esiste un passaggio esistenziale nel mondo della promozione, quello che ti consente di aumentare in modo esponenziale i momenti in cui l’utente entra in contatto con l’oggetto del desiderio. In passato esisteva un first moment of truth, ovvero:
When a customer is first confronted with the product, taking place either offline or online. It occurs within the first 3-7 seconds of a consumer encountering the product and it is during this time that marketers have the capability of turning a browser into a buyer.
Il primo momento della verità è quando un cliente si confronta per la prima volta con il prodotto, sia offline che online. Parliamo dei primi 3-7 secondi ed è durante questo lasso di tempo che puoi trasformare una persona incerta, curiosa, in un cliente.
L’avvento degli smartphone aumenta il numero di questi momenti. Tanto che possiamo parlare di Zero moment of truth (ZMOT). Vale a dire il momento zero della verità.
Questo un concetto usato per la prima volta da Google nel 2011 e si riferisce alla ricerca condotta online su un prodotto o servizio prima di intraprendere qualsiasi azione. Ecco, il marketing di prossimità interagisce in questa dinamica. In che modo?
Tecniche del marketing di prossimità
Come fare marketing di prossimità? Dalla definizione sembra un universo complesso e in effetti parliamo di un ambito piuttosto articolato. Si possono utilizzare tecnologie come Bluetooth e Wi-Fi. Si applicano anche i radiofari come quelli usati nei musei. Vuoi approfondire? Ecco una serie di esempi legati al proximity marketing che puoi valutare.
Leaflet
Tecnica antica ma sempre valida. Si tratta di posizionare una persona in grado di distribuire un documento cartaceo nei pressi del proprio punto vendita. Qui si possono trovare sconti o coupon. L’idea è quella di sfruttare la prossimità e il benefit per scovare un nuovo cliente. Chiaro, non c’è nulla di digitale ma in alcuni casi funziona.
Beacon
Parliamo di supporti come iBeacon della Apple che, basandosi su una connessione Bluetooth, crea un’interazione con le persone che attraverso uno spazio fisico.
Questa tecnologia (BLE, Bluetooth Low Energy) si basa su una comunicazione wireless con i vari smartphone che entrano nel raggio d’azione inviando una notifica.
Si crea così una comunicazione mobile rispetto a un’offerta, uno sconto, un vantaggio che potrebbe interessare a un target. Così il marketing di prossimità ricorda il volantinaggio rivisto in chiave digitale, soprattutto se consideriamo che alcune tecniche di proximity marketing riguardano la presenza di QR code sul territorio.
Near Field Communication (NFC)
Una delle tecniche per il marketing di prossimità che non richiede la connessione internet. Grazie a piccoli trasmettitori collegati ai prodotti in un negozio puoi inviare via wireless le informazioni, attraverso notifica, alle persone che si avvicinano. Inoltre puoi ottenere dati completi sul comportamento dei clienti e sulle vendite.
Wi-Fi
Una delle tecniche più riuscite e utilizzate per fare marketing di prossimità è quella di offrire un wi-fi gratuito in una determinata area. Così è possibile utilizzare questa connessione per raggiungere gli utenti che si trovano in un raggio geografico specifico.
Anche se tutto questo può sembrare relativamente utile, calcola che queste soluzioni consentono di costruire una rete di dati importanti che una buona strategia di local marketing può sfruttare per nuove campagne pubblicitarie con Facebook Ads o newsletter.
Realtà aumentata
Ecco il futuro: posizionare degli oggetti irreali su una foto scattata dallo smartphone per mostrare come appare questa ipotetica soluzione. Parliamo di realtà aumentata o AR (Augmented Reality), una tecnologia che impone l’uso di un hardware importante.
Vuoi farti notare dai clienti?
Questa è l’occasione. Non considerare il proximity marketing come un mondo lontano e che non riguardi il lavoro di una piccola azienda: anche la micro-impresa locale può sfruttare questo approccio. Bisogna solo avere al proprio fianco la digital agency giusta.