Showrooming e webrooming, definizioni e differenze

Il mondo del commercio elettronico è ricco di sfumature e soluzioni per consentire all’imprenditore di gestire in modo virtuoso la customer journey. Ovvero i vari passaggi che consentono di articolare i rapporti tra l’impresa e il potenziale cliente. In questo equilibrio includiamo anche showrooming e webrooming. Di cosa parliamo?

Showrooming e Webrooming | Differenze

Il concetto di showrooming riguarda le dinamiche che consentono di usare l’ecommerce per effettuare acquisti che sono stati decisi in un negozio fisico.

Mentre il webrooming è l’esatto contrario: si visita uno shop digitale per poi andare in un esercizio fatto di mura, banconi e vetrine. Cosa significa tutto questo?

Cos’è lo showrooming, definizione

Iniziamo con una spiegazione dello showrooming: è un comportamento osservato nei consumatori che tendono ad acquistare su internet i beni visti in un negozio. Questo avviene per diversi motivi sintetizzati nella grafica e nella lista a seguire:

  • Si preferisce la consegna a casa.
  • Nel negozio non c’è la taglia giusta.
  • La consegna è veloce e gratuita.
  • Ci sono sconti e non si pagano tasse.

Obiettivo principale: cercare il prezzo più basso. Il momento della verità tra individuo e oggetto è fisico, concreto. Qui si può anche provare e toccare il bene in questione, poi si va su internet e si acquista tentando di risparmiare il più possibile.

Perché magari ci sono dei prezzi convenienti, si può fare un confronto tra diversi rivenditori. E con le aziende che offrono sistemi di spedizione rapidi, con resi convenienti e facilitati, diventa sempre più facile trovarsi di fronte a casi di abbandono del negozio fisico. Così da ottenere il miglior prezzo possibile senza grandi attese.

showrooming
Perché si tende verso lo showrooming – Fonte immagine

Questo concetto ha avuto un’accelerata importante con i dispositivi mobili, l’accesso a reti veloci (4G e 5G), sensibilità nei confronti dell’esperienza utente e della velocità dei siti internet, implementazione di web app dello shop online. In modo da rendere sempre più facile il confronto che può avvenire, in alcuni casi, anche nel negozio fisico.

Da leggere: come posizionarsi nelle mappe di Google

Un esempio di app per showrooming

Una delle soluzioni è quella offerta da Google Lens: inquadri un oggetto – ad esempio un paio di scarpe in vetrina – e il motore di ricerca trova tutti i siti web che hanno pubblicato foto simili. Magari in schede prodotto di un ecommerce.

Così è facile fare un confronto sul prezzo e scegliere come acquistare: online o offline?  Lo puoi decidere al voro e concludere l’acquisto subito dopo aver provato il capo d’abbigliamento o toccato con mano un oggetto per valutarne la qualità.

Cos’è il webrooming, definizione

Il concetto di webrooming è opposto al precedente. Infatti si tratta della tendenza a comprare nei negozi fisici oggetti e beni visti online. Il risultato può avvenire dopo aver effettuato una ricerca su Google del brand o del nome prodotto, oppure in seguito a una serie di ricerche commerciali tese a individuare miglior prezzo o il confronto.

In questo caso grande importanza viene data a tutto ciò che riguarda la presenza di contenuti generati dagli utenti, social network che veicolano video e recensioni, blog e altre pubblicazioni che consentono di effettuare una serie di valutazioni.

Showrooming e webrooming

Cosa sono queste condizioni? Possiamo considerare showrooming e webrooming come alleati o nemici delle attività gestite da imprenditori locali? In realtà sono aspetti che oggi, in questo determinato periodo storico, nessuno può ignorare.

[infografica] Showrooming e webrooimng

Uno degli errori decisivi è quello di chiudersi nella propria realtà e ignorare le evoluzioni del mercato. Anche nel percorso promozionale di un’azienda piccola, geolocalizzata, bisogna prendere in considerazione l’idea di puntare su una strategia multicanale.

Strategia che può evolversi verso un forma omnicanale: non solo l’utente può interfacciarsi con il brand attraverso touchpoint differenti (YouTube, negozio fisico, ecommerce…) ma questi elementi possono dialogare e creare un’esperienza unica.

showrooming e webrooming

Ciò avviene, ad esempio, con web app che inviano messaggi push sullo smartphone quando l’utente si trova nei dintorni di un negozio. Senza dimenticare (come ricorda Shopify) che un imprenditore può mettere in pratica diverse azioni per aumentare gli acquisti in negozio, a prescindere dall’approccio multi e omnicanale.

Da leggere: i consigli per fare local SEO su WordPress

Cosa affrontare il tema in questione?

Questa condizione si gestisce una buona strategia di web marketing local. Non puoi improvvisare e ipotizzare i prossimi passi senza uno schema chiaro da seguire.

Spesso gli imprenditori local puntano verso un’accusa totale e completa nei confronti dello showrooming senza considerare che è solo un elemento dello scenario.

Che tra l’altro si tratta di una condizione non può essere influenzata e cambiata, nessuno riuscirà a mettere i bastoni tra le ruote dei clienti che acquistano altrove.

Però si possono attivare delle procedure (ecommerce, chatbot, marketing di prossimità) per fare in modo che  le persone siano incluse in un percorso fatto di touchpoint inclusivi, disegnati intorno a esigenze chiare. Vuoi maggiori informazioni?

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

#db4c00 24 14 14 #db4c00 #db4c00 #db4c00 #ffffff
Assistenza clienti