Vuoi raggiungere le persone giuste con l’email marketing. La base di partenza è questa: con un buon lavoro sui contenuti puoi fidelizzare il pubblico e inviare le tue offerte. Aumentare le vendite, questo è lo scopo ultimo. Ma per fare grandi cose devi studiare i migliori esempi di newsletter aziendali.
Sai bene che i programmi per inviare newsletter possono dare un contributo essenziale a quest’attività. Puoi studiare il pubblico, capire cosa funziona e cosa no. Inoltre puoi personalizzare i messaggi e impostare dei flussi di marketing automation per ottimizzare i processi.
Questo è interessante, ma devi sempre prendere in considerazione la base. Come scrivere un’email efficace? Quali sono gli esempi di newsletter aziendali da seguire e prendere come riferimento? La risposta si trova in quest’articolo: continua a leggere per avere le risposte che cerchi.
Argomenti trattati in questo post
- Nuovi contenuti alle persone (non devi solo vendere)
- Non dimenticare l’importanza della content curation
- Una newsletter aziendale di successo ha uno scopo
- Cura sempre gli spazi e le dimensioni dei font
- Inserisci immagini e video con grande attenzione
- Una newsletter aziendale efficace parla chiaro
- Esempi di newsletter aziendali: opinioni?
Nuovi contenuti alle persone (non devi solo vendere)
Prima regola per creare una newsletter di successo: non annoiare il pubblico con continui inviti all’acquisto. Le persone non vogliono solo comprare qualcosa, i contatti devono essere alimentati con un processo che prende il nome di lead nurturing. Un percorso che permette di arricchire l’audience.
Ovviamente seguendo quella che è una linea editoriale e senza tradire le aspettative del pubblico. In questi casi l’esempio di Mashable può fare da riferimento: le newsletter racchiudono i principali articoli pubblicati dal portale. Che ne sforna in continuazione, quindi può far comodo avere una sintesi.
Per approfondire: come creare una pagina Facebook di successo
Non dimenticare l’importanza della content curation
Puoi creare dei contenuti unici, capaci di superare il limite di un blog o un sito web con una scarsa attività editoriale: se non c’è molto da riassumere (tipo quando pubblichi due articoli a settimana) puoi operare con la content curation. E riunire in un unico luogo fonti differenti che soddisfano un’esigenza precisa. In questo caso puoi prendere come riferimento il lavoro di Flipboard.
Attenzione, lavorare sulla content curation non significa fare copia e incolla di lavori già messi online, lo sa bene chi cerca i migliori esempi di newsletter aziendali per migliorare la propria attività
Devi fare in modo che ci sia una ricerca delle fonti, un arricchimento e una targettizzazione di ciò che hai raccolto. Senza dimenticare la fase di distribuzione. Posso dire che il lavoro di content curation, in molti casi, è molto più utile e fruttifero di quello che ti costringe a creare ex novo delle pubblicazioni.
Un’email può essere informativa. Oppure si può dedicare a un obiettivo commerciale. In ogni caso le comunicazioni dovrebbero avere un elemento capace di portare l’utente verso uno scopo. Ad esempio l’iscrizione a un webinar o a un evento, acquisto di un prodotto, la prenotazione di un viaggio.
Come puoi ben vedere da questo esempio, preso dalla bellissima newsletter del The New Yorker, alla fine della raccolta di notizie e riflessioni trovi un banner con una call to action che cerca di portare nuovi iscritti al quotidiano. Un elemento fondamentale per far girare tutto nel modo giusto?
Non interrompere la lettura. Deve esserci uno scopo, un canale per far scivolare il lettore verso i tuoi obiettivi. Ma non devi diventare un elemento di disturbo. Altrimenti rischi di perdere i vantaggi concessi. Come l’attenzione nei confronti di ciò che hai scritto e raccolto.
Cura sempre gli spazi e le dimensioni dei font
Un passaggio che rischia di passare inosservato. Quando scrivi la newsletter ricorda di curare con attenzione certosina le dimensioni dei font. Tutto deve essere leggibile anche dallo smartphone. Poi devi dare una gerarchia interna tra titoli, sottotitoli e corpo testo.
Inoltre c’è una regola da rispettare: quella degli spazi bianchi. Sai cosa significa? Guarda l’esempio di newsletter che ti lascio in alto: tutto è ordinato, organizzato, non congestionato. Se vuoi mettere in bella vista un elemento, tipo un pulsante con l’invito all’azione, devi valorizzare gli spazi bianchi. Che non vuol dire lasciar vuota la newsletter, ma non affaticare lo sguardo con una marea di elementi.
Inserisci immagini e video con grande attenzione
Uno dei parametri essenziali per far funzionare la newsletter: la capacità di comunicare nel miglior modo possibile. Il risultato si trova nella combinazione di testo e visual. In particolare devi aggiungere foto e clip per consentire al messaggio di arrivare con forza e chiarezza.
Guarda questo esempio di newsletter aziendale preso dall’archivio di Email Gallery: in primo piano c’è un video che catapulta l’utente nella scena. Il visual dell’email che stai inviando deve essere di buona qualità, coinvolgente e contestualizzato. Deve venir voglia di cliccare su ciò che inserisci.
Ricorda di compilare i campi offerti dal programma di email marketing per contestualizzare foto e immagini, cercando di ridurre il peso e velocizzare il caricamento dai dispositivi mobile.
Soprattutto se deve lavorare sui contenuti commerciali. Le persone non hanno tempo da perdere, non possono e non vogliono leggere interi documenti per poi arrivare a una conclusione interessante: porta ciò che serve nell’above the fold. Vale a dire nella parte superiore della pagina. Questo perché devi fare in modo che il lettore veda subito il messaggio importante.
Qual è il punto essenziale della comunicazione? Cosa devi mettere in evidenza? Tra gli esempi di newsletter aziendali posso citare quello che vedi in alto: Sprint mette in prima linea il benefit.
Vale a dire lo sconto. In questo caso si sfrutta uno dei principi essenziali del copywriting persuasivo: la leva della convenienza economica per smuovere lo sguardo. Come vedi la cifra è in bella mostra, con un font più grande per attirare l’attenzione. Si potrebbe sfruttare il principio della scarsità, sottolineando che l’offerta sarà valida per i primi 100 contatti o fino a esaurimento scorte.
Da leggere: crea un account Instagram aziendale
Qui trovi i riferimenti essenziali per creare una buona newsletter, e per pubblicare dei contenuti utili a chi ti segue. Vuoi un consiglio? Non cadere nella trappola del contenuto autoreferenziale.
Molte imprese, ma anche associazioni e organizzazioni con o senza scopo di lucro, hanno grandi database di contatti ma tormentano gli iscritti con pubblicità, comunicati stampa e inviti a eventi che non interessano. Allora, sei pronto a cambiare registro per la tua comunicazione online?