Quando decidi di creare la tua esperienza di email marketing ti affidi ai principali strumenti per inviare messaggi ai tuoi contatti. Sono tool comodi e funzionali perché hanno delle procedure definite a monte e dei layout già pronti. Però devi anche capire come inviare newsletter personalizzate, capaci di andare oltre gli schemi predefiniti e i modelli standardizzati. Questo fa parte del tuo comunicare in modo efficace.
Non devi reinventare la ruota, è chiaro che esistono degli standard da seguire anche nell’email marketing. Ma quando decidi di inviare un’email personalizzata stai facendo un passo in avanti per interagire con un pubblico che ti riconosce e che vede in te un brand capace di parlare alle persone. Sei d’accordo con questo punto? Ecco come inviare newsletter personalizzate ai tuoi clienti migliori per vendere.
Argomenti trattati in questo post
La newsletter è uno strumento utilizzato da soggetti differenti – aziende, liberi professionisti, organizzazioni – per condividere informazioni rilevanti con la propria rete di contatti iscritti al database.
Questi contenuti arrivano nella casella di posta elettronica, un luogo dove solitamente ti scrivono persone che ti conoscono. Perfetto, a tal proposito è giusto introdurre l’argomento delle newsletter personalizzate.
Cosa ti aspetti quando leggi i messaggi che ti arrivano su Gmail o Outlook? Preferisci delle pubblicità asettiche o dei contenuti che si rivolgono a te con un tono di voce e un approccio personalizzato?
As the previous stat shows, the average email open rate is 20.81%. But if you personalize your emails, you’ll start to see the incredible impact that personalization can have. Emails with personalized subject lines generate 50% higher open rates (Yes Lifecycle Marketing, 2019).
Come suggerisce anche questa grafica di Oberlo, il tasso medio di apertura di un messaggio di posta elettronica è del 20,81%. Ma se personalizzi le tue email puoi avere percentuali di apertura superiori del 50%. Questo è un buon motivo per investire nella personalizzazione delle newsletter, non trovi?
Da leggere: i migliori esempi di newsletter aziendali
Cosa puoi personalizzare nelle tue email?
Molto dipende dal tipo di programma di email marketing che hai utilizzato. Però è chiaro che ci sono degli aspetti sostanziali che ti consentono di ottenere i risultati migliori. Ecco, secondo Active Campaign, le soluzioni migliori per personalizzare il tuo messaggio di email riguardano alcuni punti:
- Identità (nome).
- Età e genere.
- Lavoro e attività.
- Posizione geografica.
Chiaro che, ad esempio, per un lavoro di local marketing fa comodo avere un flusso di email marketing in cui puoi comunicare con precisione le località in base a dove si trova l’individuo. Questo permette di avere una serie di benefici in termini di KPI, key performance indicato, veramente decisivi:
- Tasso di apertura: la quota di e-mail che vengono aperte.
- Percentuale di click: lettori che vanno dalla newsletter al tuo sito web.
Per ottenere questo risultato, però, non basta semplicemente voler personalizzare la newsletter usando un programma di invio massivo delle email professionale. Ci sono alcuni punti da tener presente.
In primo luogo devi avere un database con le informazioni giuste. Questo significa che se vuoi inviare email customizzate, in grado di adeguarsi alle informazioni del pubblico, devi prima raccogliere i dati. Quindi il tuo form per la raccolta email deve avere dei campi extra rispetto al classico spazio per l’indirizzo.
Magari devi comprendere anche lo spazio per il nome, il brand, l’età e il genere. Questo ti consente di avere un maggior controllo sulla personalizzazione della posta elettronica che invii.
Chiaramente, maggiori sono i campi e minore sarà la percentuale di iscritti dato che questi elementi diventano una barriera per le iscrizioni. Però in questo modo puoi segmentare al meglio e personalizzare le tue email. Come avviene? Attraverso tag dinamici. Ogni programma per inviare newsletter ha il suo metodo, la sua lista di elementi da inserire nel testo in modo che appaia il contenuto personalizzato.
Un buon programma per l’invio massivo di email dovrebbe consentire il tracciamento e la personalizzazione di nome, cognome, data di nascita, località, nome azienda, genere e prodotti acquistati per fare remarketing. Ovvero per proporre di ritornare sul carrello acquisti per recuperare una vendita o lavorare in termini di cross/up selling. Questo significa aumentare le conversioni sul serio.
Da leggere: quanto costa creare una newsletter
*|FNAME|* e *|LNAME|* sono i tag dinamici utilizzati da Mailchimp per inserire nel testo il nome e cognome del contatto. In automatico. Questo lavoro consente di ottimizzare e migliorare il tuo lavoro di email marketing. Ma cosa accade se il tuo database non è adatto a questo lavoro? Il nostro consiglio?
Tutto inizia da una base ottimizzata. Raccogli i tuoi contatti, cura il database, non improvvisare. Meglio una newsletter generica ma curata che una personalizzazione superficiale. Sei d’accordo?