Capire come integrare Telegram sul tuo sito web è fondamentale per sfruttare l’immediatezza e la versatilità di questa chat molto diversa da WhatsApp e Messenger.
Chiaro, queste ultime due soluzioni sono sicuramente più diffuse e utilizzate ma ci sono ben 550 milioni di persone (fonte dati) che oggi, nel 2021, usano quest’applicazione per scambiare messaggi. In determinate nicchie, poi, è l’alternativa preferita alle altre soluzioni grazie a maggiore privacy e una serie di funzioni che superano nettamente i concorrenti. Ecco perché dovresti pensare a un’integrazione virtuosa con il tuo business.
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Perché usare Telegram per la tua azienda?
Partiamo da un presupposto chiaro: ormai le applicazioni di messaggistica istantanea hanno guadagnato ampio consenso e uso tra gli utenti che cercano sempre nuovi punti di contatto con l’azienda. La diffusione di questi canali si allinea a quella che è la teoria del momento zero della verità: le occasioni di interfacciarsi con l’oggetto desiderato e il relativo venditore aumentano e la customer journey è sempre più articolata.
Cosa significa? Se l’utente vuole informazioni per capire se vuole o deve acquistare un bene la chiede direttamente a chi lo vende. All’azienda che lo commercializza.
Il social web ha aperto la strada ma per velocizzare il tutto non basta la pagina Facebook o l’account Instagram: ci sono le chat. Per questo se vuoi vendere di più devi scoprire e approfondire subito come integrare Telegram sul sito web, sul blog o sull’ecommerce.
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Quali sono i vantaggi di questa strategia?
Si possono delineare diverse opportunità che ti spingono a usare questa chat per implementare il tuo lavoro online. In primo luogo puoi utilizzare i canali pubblici, vale adire le soluzioni di Telegram per comunicare a un numero ampio di persone.
Telegram smette di essere chat one-to-one e diventa nodo per creare dei punti di condivisione. In questo modo un’azienda può creare un canale pubblico e usarlo per condividere notizie, idee e suggerimenti. Magari anche per fare customer care service.
Altra soluzione: sfruttare Telegram come canale privato creando e installando una chat sul sito. In questo caso possiamo dire che i dati raccolti ti daranno ragione, nel tempo.
Come puoi notare dai numeri di intercom.com, ogni risposta data sulla chat di un sito web aumenta la probabilità di creare un processo virtuoso con una conversione. Anzi, una sola risposta può far crescere la probabilità di conversione del 50%.
Un’altra risposta aumenta le probabilità al 100%. Una semplice conversazione con 6 messaggi può essere decisiva. Quindi il lettore o l’utente che arriva sul sito web diventa contatto utile e poi magari cliente. Questo si può fare anche con un servizio di chat avanzato, ecco perché è importante capire come integrare Telegram sul sito web.
Come integrare Telegram sul sito web
Esistono dinamiche differenti che ti consentono di fondere realtà come sito web, ecommerce, blog aziendale e conversazioni su Telegram. Io ho identificato due formule.
Integrazione passiva: icone e pulsanti
La prima occasione che hai per far scoprire il tuo canale pubblico su Telegram: aggiungere un’icona nel footer o nella sidebar, o magari nell’header. Sono zone del sito web che permettono all’utente di scoprire subito la tua presenza su questo social.
Però si tratta di una soluzione passiva, non protesa allo sviluppo di una conversazione tesa alla conversione. Anche l’inserimento dei pulsanti di condivisione sui post può migliorare la fusione tra sito web e Telegram. Ma non sarà mai completa e definitiva.
Ti consiglio Wptelegram widget per inserire icone e feed del canale nella sidebar ma anche wpTelegram per postare in automatico i tuoi ultimi articoli o prodotti ecommerce.
Integrazione attiva: web chat nel sito
Una soluzione perfetta per ottenere il miglior risultato possibile. Devi installare una chat interna al sito web per consentire alle persone di contattare in modo semplice e immediato il supporto che risolve problemi, dà informazioni sui prezzi, permette di sopperire alle falle del portale. Pensa, hai un ecommerce e si blocca il carrello.
Cosa fa l’utente? Se non ha possibilità di sbloccare la situazione abbandona l’acquisto. Se, invece, c’è una chat interna si può contattare la proprietà per poi proseguire. Senza dimenticare che i servizi più avanzati hanno due grandi vantaggi: la possibilità di chattare con servizi differenti (quindi non solo Telegram) e quella di creare un chatbot.
Ovvero degli automatismi che consentono di reagire a delle azioni basate su parole chiave. In questo modo, ad esempio, è possibile fare in modo che l’utente segua un percorso stabilito a priori e per ogni passaggio si possono risolvere problemi.
Puoi rispondere a domande standardizzate utili per aumentare le conversioni o fare customer care service senza il supporto umano che segue le domande.
Che però non scompare, deve essere sempre disponibile a intervenire per affrontare problemi specifici. E, tra l’altro, per ottimizzare il comportamento del chatbot.
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Vuoi unire Telegram e sito web?
Hai bisogno di una linea da seguire, non puoi procedere a caso. C’è bisogno di una strategia di local marketing se lavori sul territorio, o di una visione più ampia se operi a livello nazionale o addirittura internazionale. Un punto è chiaro: non basta esserci.
Non puoi procedere senza una chiarezza di fondo rispetto a contenuti da condividere su una live chat, all’impegno utile per dare risposte sensate e veloci. Inutile avere una chat Telegram – o Messenger o ancora WhatsApp – se poi non rispondi nel modo giusto.
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