L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un’arte e una scienza. Sono due cose diverse, lo so. Ma non è detto che non sia possibile unirle in un’unica materia. Come appunto la SEO, ecco. Ovvero quell’insieme di conoscenze che consentono a un progetto web di svelare la giusta combinazione per farsi trovare su Google. E superare i concorrenti nelle pagine dei risultati.
Perché questo è il vero obiettivo: fare in modo che il complesso processo di inbound marketing prenda il largo grazie anche alla buona ottimizzazione SEO. Scrivere buoni contenuti è importante, scegliere il miglior hosting per il blog anche. Lo stesso vale per il template e per i plugin.
Ma se tutto questo non si fa trovare sul web diventa inutile. Ecco perché abbiamo deciso di intervistare un SEO che sta iniziando a collaborare con i nostri progetti e che possiamo valutare in prima persona: oggi abbiamo portato Francesco Margherita sul blog Markcom per proporre alcune domande legate alla professione, all’ottimizzazione e al mondo dei motori di ricerca.
Si nasce esperti di ottimizzazione per i motori di ricerca?
Nascere esperti è un po’ una contraddizione in termini non trovi? Detto questo credo che alcuni nascano per imparare, altri per insegnare. Io posso solo dirti che i motori di ricerca, soprattutto quelli di Google sono la trasposizione digitale dell’inconscio collettivo, a patto che esista ovviamente. Non è tanto interessante vedere perché Google premia i risultati giusti, quanto capire perché (e per quanto) mostra quelli che non meritano visibilità.
Cosa vuol dire per te lavorare con Internet?
Significa stare a casa, tra le mie cose, nel mio spazio, con la mia compagna (che lavora con me). Le persone “normali” escono di casa per andare al lavoro, noi solo per fare la spesa o andare a divertirci. Detto questo non è che stiamo lì a grattarci la pancia eh. :-)
Il progetto più entusiasmante a cui hai partecipato? Ci lavoro tutt’ora insieme a Riccardo Esposito. È lo studio dentistico di Fabio Cozzolino, una persona straordinaria e allo stesso tempo un vero malato di internet. Nel tempo abbiamo posizionato il sito web di studio per qualunque chiave “tosta” in ambito odontoiatrico. Un’epopea!
Quante persone ti chiedono cosa vuol dire SEO?
Nessuna da tanto tempo. Fortunatamente vengo contattato solo da persone fortemente motivate a intraprendere percorsi di miglioramento lato SEO. Chi si rivolge a me non è solo consapevole del valore della SEO, ma cerca proprio il mio approccio. Altro che spiegare di che parliamo, quella è roba che lascio volentieri ai venditori.
Qual è la tua giornata lavorativa tipo?
Mi tiro fuori dal letto alle 8:00 e lavoro fino alle 12:00, ora in cui di solito cerco di fissare le skypecall esplorative. Poi pranzo con Claudia e usciamo a fare una lunga passeggiata in campagna. Al rientro vado avanti col lavoro fino alle 19:00 circa, poi organizziamo la cena guardando serie tv. La sera siamo spesso da Filiberto’s, la nostra birreria di fiducia. Il ritrovo degli amici.
Quando un sito riesce ad essere efficace?
Un sito web efficace è un sito web usabile. Deve insegnarti facilmente come muoverti, deve essere gradevole da fruire e deve farti venire voglia di tornare di nuovo per compiere la stessa azione. Siamo tutti d’accordo su questi tre punti, no? Eppure i siti web davvero usabili sono pochissimi.
Come giudico il livello dei contenuti sul web? Alcuni sono molto buoni, altri meno. È un po’ come se mi chiedessero come giudico le persone che incontro: alcune sono in gamba, brillanti, altre più insicure, talvolta noiose. È la vita no?
Quando scrivi pensi al lettore o al motore di ricerca?
Quando scrivo penso alle ricerche del lettore, soprattutto a cos’altro può interessare alle persone che effettuano una ricerca nell’ambito in cui sto lavorando. Talvolta la keyword research a partire da questa impostazione mentale è un viaggio assurdo anche perché la mente dopo un po’ stacca.
Un consiglio a chi cerca lavoro sul web?
Il lavoro non si cerca, si costruisce. Focalizzatevi sulle vostre passioni e a partire da quelle sviluppate una competenza (sola) tale da essere concretamente utile per gli altri. Il web è solo un canale, un amplificatore: se il segnale in ingresso è loffio, anche quello in uscita non sarà un granché. Se devi suonarla, suonala bene!
Sono d’accordo – fare SEO significa anche essere un po’ psicologi, decifrare i processi mentali delle persone :)
Verissimo le ottimizzazioni SEO vincenti spesso sono quelle che rispondono esattamente alle potenziali domande dei navigatori.
Un’altra bellissima intervista. Grazie, Diego e Francesco per gli spunti utili su cui riflettere. Condivisa oggi in #adotta1blogger. Ora vado a sbirciare lo studio dentistico di Fabio Cozzolino!