Self hosted: il punto di partenza del blog professionale

Iniziamo da una definizione: è difficile immaginare una realtà aziendale indifferente nei confronti del web. Internet permette alle persone di trovare soluzione a esigenze sempre più precise, e la presenza di un’azienda tra le risposte permette di innescare un meccanismo virtuoso.

Self hosted
Photo credit: Lechon Kirb

Se la presenza di questa azienda sul web è gestita da un professionista, i risultati sono facili da raggiungere. Ma cosa si intende per “presenza”? Come puoi essere presente sul web? C’è chi si accontenta della pagina Facebook, ma il nodo essenziale è il sito web. Ovvero il punto di riferimento anche per le branded keyword search, le ricerche che hanno come oggetto il nome del tuo progetto (esempio: jeans Levi’s).

Al sito web molti affiancano il blog, una soluzione che permette di pubblicare ogni giorno (ma anche ogni settimana) delle pagine web anzi, degli articoli. Detto in altre parole, il blog è una sorta di magazine aziendale con la possibilità di creare interazione. Un ruolo importante, vero? Eppure molti aspiranti blogger continuano a orientare le proprie scelte verso le piattaforme di blogging gratuite, ignorando il self hosted: un passo falso difficile da risolvere.

Cosa è un blog gratuito?

Ci sono molti servizi come WordPress.com e Blogger che permettono di creare dei blog a costo zero, e con un impegno minimo. Basta registrarsi al servizio, inserire la propria email, scegliere un template e iniziare. Non hai bisogno di conoscenze tecniche, non devi lavorare con FTP, server e hosting. Devi solo iniziare a scrivere e a pubblicare contenuti.

Qui ti aspetta un lavoro semplice, e molto diverso rispetto a chi sceglie il self hosted. Le idee contano, puoi iniziare a pubblicare articoli su WordPress.com per capire come si lavora con questo CMS, quali sono i vantaggi di conoscere un po’ di HTML. Poi, dopo un po’ di tempo e dopo il confronto con altri blogger, senti il bisogno di avere qualcosa in più. Ovvero un blog tutto tuo.

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Cosa è un blog self hosted?

Il blog self hosted è un progetto che sfrutta un hosting di proprietà e un dominio acquistato in prima persona. Inizi dallo step principale, non puoi contare su aiuti e operazioni automatizzate: devi acquistare un dominio, devi acquistare un hosting, devi caricare il CMS e affrontare i passaggi fondamentali per associare spazio web, dominio e WordPress.

Scegliere un hosting, caricare un CMS, seguire le regole per evitare che tutto si blocchi. Non sono operazioni difficili per chi lavora ogni giorno con i siti web, e non esistono situazioni senza rimedio: c’è sempre un modo per risolvere il problema. Ma chi si trova all’inizio della propria avventura preferisce le soluzioni gratuite per evitare grattacapi.

Perché scegliere un blog self hosted?

Tutti i blogger professionisti lavorano con blog self hosted. E il mio consiglio è simile: vuoi aprire un blog? Punta su un blog proprietario, su un self hosted. Anche se ciò comporta un lavoro extra e magari una spesa in più. Anche se devi affidare il lavoro a una web agency o a un professionista. Il motivo? In realtà ci sono diversi motivi che ti spingono verso il self hosted:

  • Massima personalizzazione – Molte piattaforme di blog gratuite non permettono la personalizzazione del lavoro pubblicato. Non puoi lavorare sul codice, non puoi modificare l’estetica e le funzioni del blog. Non puoi adattarlo alle tue esigenze e a quelle del pubblico. Con il self hosted hai accesso completo al lavoro: puoi caricare file con l’FTP e puoi modificare il codice in tutti i modi possibili.
  • Difficile inserire pubblicità – WordPress ha dei limiti chiari riguardo all’uso del codice, quindi è impossibile per te che usi questa piattaforma inserire banner AdSense. Volevi iniziare a guadagnare con il tuo blog? Non in questo modo, mi dispiace.
  • Ottimizzazione SEO – Un blog self hosted permette di attuare tutte le modifiche necessarie per migliorare le pagine web, ma non solo in ottica utente. Puoi ottimizzare il lavoro anche in una prospettiva SEO, ovvero per fare in modo che guadagni buone posizioni sui motori di ricerca.
  • Plugin WordPress – Una piattaforma gratuita non ti permette di caricare plugin, ovvero componenti indispensabili per aggiungere nuove funzionalità al blog. Vuoi inserire gli articoli correlati? Hai bisogno di un antispam? Vuoi gestire dei banner pubblicitari? Per tutto questo ci sono i plugin che però appartengono al mondo self hosted.
  • Temi professionali – c’è un mondo intero dietro la produzione dei temi WordPress. Ma quelli dedicati ai blog gratuiti sono una percentuale minima. I migliori temi WordPress sono dedicati al self hosted, ovvero ai blogger che possono caricare il templare gratuito o a pagamento.

E poi c’è il motivo più importante: la proprietà del tuo lavoro. Un professionista ha il pieno controllo del proprio sito web, e lo stesso vale per il blog. Tutto ciò che scrive, tutte le pagine create e tutte le immagini caricate sono caratterizzate dalla tua firma. Ma su un blog gratuito si muovono in una cornice che non ti appartiene.

Sei proprietario delle parole, ma non del foglio. E se poi decidi di migrare il tutto, e di portare il tuo blog iniziato con WordPress.com su un’altra piattaforma… beh, le operazioni necessarie per iniziare un blog proprietario sono una parte minima rispetto all’impresa che devi gestire. La migrazione di un blog è un lavoro da evitare, lungo e non privo di seccature.

Ecco perché io suggerisco sempre di iniziare con una soluzione self hosted, al massimo di fare un mese di esercitazione su un WordPress.com. Anche perché oggi le competenze necessarie sono ridotte al minimo: i provider offrono pacchetti con WordPress già installato che permettono di iniziare a bloggare con un semplice click.

E tu cosa scegli?

Apri un blog con WordPress.com? Se il progetto avrà successo sarà necessario un passaggio, una migrazione che può essere anche molto difficile: io punto direttamente a un blog self hosted. E in questo il contributo di un’agenzia o di un professionista può essere fondamentale per aiutarti a lavorare bene fin dai primi passi. Meglio iniziare a fare blogging con la giusta piattaforma, non credi? Lascia la tua opinione nei commenti.

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