Questo è un nodo fondamentale: devi scrivere i testi dei tuoi annunci Google Ads come un copywriter professionista. Senza errori, diretti al punto. Perché il formato pubblicitario di Mountain View si basa su un concetto fondamentale: riprodurre la combinazione che si trova nella pagina dei risultati di ricerca.
Stiamo parlando di Native Advertising, un tipo di pubblicità che non scompiglia l’ordine costituito. Ma si integra naturalmente e senza frizioni nel formato in cui si trovano anche i contenuti organici. In sintesi, non sembra pubblicità. Sia perché le inserzioni hanno lo stesso formato delle indicazioni editoriali non influenzate dai pagamenti, sia per il meccanismo che si trova alla base.
Sono inserzioni dinamiche che permettono al motore di ricerca di mostrare l’annuncio giusto per ogni richiesta. Poi la differenza la fa il contenuto che inserisci e le leve psicologiche che usi con maestria. Ecco perché devi far scrivere i testi degli annunci Google Ads a dei professionisti. Quali sono le regole?
Approfondisci le esigenze del pubblico
Dal punto di vista tecnico, tutto inizia da una conoscenza approfondita delle keyword da inserire nell’annuncio e che devono essere usate per far apparire l’ADV per le ricerche che ci interessano.
Ma tutto deve essere accompagnato da un lavoro certosino sulle buyer personas: chi sono? Cosa vogliono? Cosa si aspettano da un risultato? Qualcuno vuole risparmiare. Altri hanno bisogno di guadagnare.
Devo capire subito cosa puoi offrire e quali sono i punti di forza. Molti sono sensibili al brand, leggono la marca e acquistano. Conoscere il target è il primo passo per creare un copy efficace per le campagne.
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Focalizzati sui punti di forza del brand
Molti credono che la scrittura dei testi per l’advertising su Google sia solo un gioco di keyword. Quelle sono importanti (e ci arriveremo) però è anche giusto utilizzare questi testi per convincere l’utente. Il primo step da rispettare? Fai capire subito cosa puoi offrire di buono alla persona che sta cercando su Google.
Hai a disposizione due spazi fondamentali: tag title, il titolo dell’annuncio, e la meta description. Ovvero un testo più lungo ma meno impattante dal punto di vista grafico: il primo ha il compito di colpire l’attenzione del pubblico, il secondo introduce e dà delle informazioni aggiuntive. Come puoi notare dagli esempi lasciati in alto, proprio nel tag title il copy inserisce quelli che sono punti di forza importanti.
Parliamo soprattutto di risparmio e velocità. Perché magari dalle ricerche è emerso che le persone sono sempre alla ricerca delle offerte migliori e che magari non hanno tempo, si annoiano nel valutare e cercare centinaia di soluzioni. Ecco che scrivere i testi delle sponsorizzate su Google Ads risolve il problema.
Punta sempre alla semplicità e alla sintesi
Un buon contenuto per le tue sponsorizzate è sintetico, breve e diretto. Non deve essere per forza così, l’ideale sarebbe fare dei test per capire qual è il copy che funziona meglio. Ma se la meta description può essere utilizzata per approfondire, il titolo deve essere diretto, semplice ed efficace. Lo dice anche Google:
Headlines are designed to be short, punchy, and to catch the attention of your potential customers. They should entice your audience and convince them to read the rest of your ad. But be brief: You have a limited number of characters for each headline (30 characters).
I titoli sono pensati per essere brevi, incisivi. Devono attirare l’attenzione dei tuoi potenziali clienti e convincere il tuo pubblico a leggere l’ annuncio. Ricorda che hai un numero limitato di caratteri per ogni titolo, circa 30.
Utilizza le keyword giuste nel testo
Questo è uno dei casi in cui Google è abbastanza chiaro sul ruolo di un determinato segnale. Rispetto all’uso delle parole chiave, suggerisce che è utile inserirle perché: “can help make your ads more relevant to people searching for what you offer”. In pratica, le keyword aumentano la rilevanza di un annuncio agli occhi del pubblico che sta cercando qualcosa. Ma quali termini inserire? Anche qui Mountain View ci lascia le istruzioni: utilizza una variabile per l’inserimento di parole chiave nel titolo dell’annuncio.
In questo modo Google Ads proverà a usare una delle parole chiave nel tuo gruppo di annunci in modo da creare una sovrapposizione adeguata con la query del pubblico. Se non ci riesce, utilizzerà la parola di base e se la scrivi in maiuscolo o minuscolo questo influenzerà l’aspetto dell’ADV. Facciamo un esempio di titolo?
Compara le migliori {KeyWord:assicurazioni auto}
Se le persone cercheranno la keyword esatta, il tag title restituisce Compara le migliori Assicurazioni Auto. Se nel gruppo di parole chiave che hai scelto troviamo RC Auto, nel momento in cui un utente digita questa parola il tag title si adegua. E nello snippet apparirà Compara le migliori RC Auto.
Utilizza una buona call to action nell’ADV
Ecco qualche snippet con alcune sponsorizzate nella SERP, ovvero nella pagina dei risultati di ricerca. Come puoi ben notare c’è un elemento comune che continua a essere preponderante in questi micro-testi di grande impatto: la call to action. Ovvero la chiamata all’azione, un verbo imperativo che spinge a muovere un’attività ben precisa. Obiettivo? Spingere l’utente a fare qualcosa.
Le CTA sono brevi, sintetiche e dirette. Aggiungono valore alla sponsorizzata e aumentano il click-through rate. Ovvero il tasso di visita rispetto al numero di visualizzazione. Come puoi ben capire, gli equilibri sono delicati e per scrivere i testi delle sponsorizzate devi puntare per forza su professionalità specifiche.