7 errori da evitare a tutti i costi su Google Ads

Gli errori su Google Ads sono un problema da considerare con estrema attenzione. Perché quando metti in atto una strategia di advertising sul motore di ricerca, investendo risorse economiche che variano in base al settore e al target di riferimento, non puoi rischiare: tutto deve essere gestito nel miglior modo.

Quello della promozione di un sito web a pagamento, attraverso le inserzioni di Google Ads (ex AdWords) è un settore che esige specializzazione e professionalità, due caratteristiche che ti permettono di valutare e anticipare in modo efficaci i peggiori errori su Google Ads. Quali sono? Continua a leggere.

La pagina di destinazione non è ottimizzata

Primo, ma grande, errore di Google Ads: hai investito delle risorse importanti per portare visite su una landing page che non converte. O che è troppo lenta. Oppure non è neanche pensata per trasformare i visitatori in cliente. Ancora peggio: la pagina riporta un errore 404 o il sito web non è raggiungibile.

Succede quando scegli un hosting di scarsa qualità o promuovi un e-commerce ma decidi di cancellare prodotti che non sono più disponibili. E ti dimentichi di fermare la campagna. Un problema ancora diverso è quello legato ai tempi di caricamento della pagina: inutile mandare persone su una risorsa che impiega secondi su secondi per caricarsi. Ecco cosa suggerisce la guida ufficiale pubblicata da Google Ads:

For example, in retail, we’ve seen that a 1-second delay in mobile can impact mobile conversions by up to 20 percent.

È un errore investire solo in Google Ads senza curare tutto ciò che riguarda la pagina di destinazione. Per questo, oltre a ottimizzare la campagna pubblicitaria bisogna studiare e realizzare siti web che funzionano sul serio. Anche quando si fa pubblicità online investendo risorse importanti.

Il monitoraggio delle Ads non è sufficiente

Grave errore di chi inizia a fare advertising su Google senza la giusta competenza: aggiungi una sponsorizzata e lasci che tutto proceda al netto del giusto monitoraggio. Non è così che funziona il lavoro della pubblicità, per diversi motivi. In primo luogo possono cambiare gli interessi e le esigenze del pubblico nel tempo. Per avere un’idea di questa possibilità puoi utilizzare un tool come Google Trends.

errori su Google Ads

Esempio di oscillazione delle ricerche online.

Ci possono essere picchi e depressioni. Tu devi mantenere il polso della situazione e modificare la sponsorizzata quando serve. Senza dimenticare che esistono sempre dei margini di miglioramento, ad esempio nel testo e nel targeting, che puoi garantire solo con il monitoraggio continuo dei risultati.

Impostazioni dell’advertising base errate

Continuiamo a elencare gli errori di Google Ads e puntiamo su quelle che sono le difficoltà standard: hai sbagliato i tre parametri fondamentali. Ovvero il target, le parole chiave e il budget investito.

Chi lavora con questi strumenti promozionali sa bene che nella creazione di una campagna concorrono diversi elementi, tra questi c’è la definizione di un pubblico di riferimento.

Sbagliare il target di destinazione degli annunci ha un effetto drammatico: quello di mostrare le sponsorizzate a persone che non sono interessate al prodotto o servizio. Ciò significa soldi investiti male.

Lo stesso avviene quando scegli keyword non pertinenti o troppo generiche: rischi di ottenere lead non qualificati sulla landing page. E il risultato è sempre lo stesso, paghi per portare persone non interessate a ciò che fai sul tuo dominio. Se a questa lista di errori su Google Ads aggiungiamo quello del budget, troppo basso per competere in un determinato settore, il risultato è chiaro: c’è qualcosa da rivedere.

Promuovi dei prodotti che hanno limitazioni

Un errore importante: hai deciso di fare pubblicità a prodotti o servizi ma ignori che esistono delle limitazioni ben definite e che possono portare a ripercussioni importanti sul tuo account. Tipo la sospensione. Ad esempio, esistono delle norme severe per le pubblicità dedicate agli alcolici e:

  • Prodotti finanziari.
  • Propaganda elettorale.
  • Giochi e scommesse.

Ma questo solo per fare un esempio: chi ignora questi passaggi rischia di ritrovarsi con un problema evidente da risolvere. Per questo è sempre giusto affidarsi ai professionisti dell’advertising sul web.

Il copy degli annunci lascia a desiderare

Errori di battitura, testi poco convincenti, regole base del persuasive copywriting ignorate. Senza dimenticare che con i testi (ma non solo) improvvisati potresti violare le politiche di Google Ads.

esempio ads

Dove c’è competizione, il copy deve essere perfetto.

E arrivare alla sospensione della campagna o dell’account, oltre a danneggiare la reputazione del brand a causa di un testo non adeguato. In sintesi, quando scrivi il tag title e la descrizione devi prendere sempre in considerazione le regole della comunicazione efficace: dai subito le informazioni giuste, utilizza le keyword utili allo scopo e sfrutta una call to action per portare gli utenti verso il click.

Ignori i servizi avanzati di Google Ads

Ce ne sono tanti. Ad esempio puoi creare inserzioni su Google Shopping per spingere verso la vendita di prodotti per aumentare le conversioni di un e-commerce. O quelli che permettono di fare retargeting o remarketing, vale a dire ciò che permette di riproporre degli advertising a chi ha già visitato il portale.

In modo da recuperare clienti indecisi o carrelli abbandonati. Questo senza dimenticare funzioni specifiche come, ad esempio, l’advertising sui video YouTube o sulla rete display dei siti web che aderiscono a Google Adsense. In sintesi, mai ignorare le opzioni messe a disposizione dalla pubblicità.

Da leggere: definizione di showrooming e webrooming

Hai deciso di fare in autonomia

Una bella sfida. Ma hai idea di cosa vuol dire tutto questo per un’azienda che vuole posizionarsi nella parte alta dei risultati Google e farsi trovare dai potenziali clienti? Stai investendo risorse economiche in un servizio che può fare la differenza ma solo se viene gestito in modo da ottimizzare ogni passaggio. La verità è questa: chiedi una consulenza per organizzare le tue campagne advertising su Google.

 

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