5 punti per inserire le interviste nel tuo piano editoriale

Le interviste sono una risorsa decisiva per il blog perché consentono di ampliare il calendario editoriale, permettono di affrontare temi con una prospettiva diversa dalla tua. E generano movimento intorno ai contenuti. In che modo? Si creano relazioni virtuose, si stendono ponti tra persone che prima non si conoscevano. Questa la vera anima del blogging.

interviste piano editoriale

Photo credit: Alejandro Escamilla

Ma è vero che le interviste devono essere inserite nel piano editoriale. Ovvero in quel documento che consente di organizzare tutto quello che accade sul blog. Le pubblicazioni hanno un senso solo se vengono inserite in una pianificazione concreta, se si lavora a stretto giro con una mappa chiara degli obiettivi e delle necessità del target.

Organizzare un ciclo di interviste sul proprio blog può essere una buona soluzione per dare verve alle proprie attività, e magari per far muovere il proprio nome. Ma per ottenere buoni risultati devi lavorare prendendo in considerazione l’insieme, la buona sintesi tra quello che sei e ciò che vuoi portare online. Allora, come inserire le interviste nel piano editoriale? Scopriamolo insieme.

1. Studio della concorrenza

Il primo passaggio per organizzare una serie di interviste sul tuo blog: cosa fanno gli altri? Come si muove la concorrenza? Te lo dico senza paura di sbagliare: questo è un format già visto. Non le stai inventando tu le interviste sui blog, sai? Quindi devi pensare a un nuovo modo per proporre le domande. Questo è possibile se lavori sui competitor, se studi chi si è mosso prima di te. Non si tratta di copiare o di prendere spunto, ma di andare oltre e fare qualcosa di diverso.

In questi casi basta una buona ricerca su Google per avere una lista di risultati e capire cosa succede in questa direzione, quali sono i profili già intervistati e quale formula hanno preferito i tuoi competitor. Non puoi permetterti di fare qualcosa che gli altri hanno già proposto: sarebbe un autogol, non credi?

La ricerca su Google può essere il punto di partenza anche della fase di outreach, ovvero il momento in cui individui i profili utili. Prendi il file del tuo calendario editoriale e segna i nomi necessari al progetto. Magari con email di riferimento e altre caratteristiche utili.

2. Analisi del pubblico: cosa cerca?

Questa è una buona domanda: cosa vuole il pubblico? In realtà per rispondere a questo interrogativo ci vorrebbe una vita, ma non devi andare troppo lontano per raggiungere un buon equilibrio. Lavori nel web marketing, vuoi intervistare le persone che operano in questo settore, ma cosa preferisce il lettore? Quali sono gli interessi da soddisfare?

Con una buona analisi delle query puoi toccare degli obiettivi interessanti. Ad esempio, puoi scoprire che ci sono molte ricerche legate a “Esperti SEO” perché tutti vogliono conoscere quali sono i nomi da contattare in determinate occasioni. Quindi puoi creare un filone dedicato solo a queste figure. Oppure puoi scovare un filone intorno ai “Blogger Famosi”.

Perciò può esserci un’altra sezione delle interviste dedicate a queste figure. Un’altra analisi delle keyword, interfacciata con lo studio delle community, può portare nuove indicazioni. Puoi intuire, per descrivere un caso concreto, che c’è grande interesse intorno al tema economico (quanto guadagna un SEO, come monetizza un blogger) o a quello legato all’esperienza sul campo.

Uno strumento per trovare le interrogativi giusti è Answer The Public, un tool che estrapola proprio le domande che ruotano intorno a un termine. In ogni caso l’idea è questa: studiare la concorrenza, ma approfondire al massimo il rapporto del pubblico con un tema per individuare argomenti interessanti. Per non tradire chi ti segue.

3. Quale sarà il taglio dell’intervista?

Nel piano editoriale devono essere inseriti i dettagli che hai individuato per le interviste. Ad esempio, nella mappa mentale dei contenuti puoi inserire un nodo specifico con tutti i passaggi utili per approfondire ciò che ti interessa. Ma, soprattutto, devi descrivere quale sarà il taglio dell’intervista. Ovvero, come vuoi interagire con gli intervistati?

Proporrai un’intervista discreta o aggressiva? Sarà un testo allineato con il tuo stile o vuoi andare oltre? È un’intervista di rottura rispetto al tuo standard o a quello dei tuoi competitor? Questo è il momento di far combaciare la scrittura con gli obiettivi: puoi usare le interviste per posizionare determinate pagine, o per creare discussione. O ancora per fare link earning, magari per aumentare il tuo bacino di lettori. Molto dipende dal taglio, da come e cosa vuoi scrivere.

In questo frangente rientra lo stile del visual: puoi scegliere una cornice unica per le immagini, magari una creatività da aggiungere con Canva o un qualsiasi programma di fotoritocco. In questo modo il contenuto sarà riconoscibile. Lo stesso vale per eventuali video o podcast. In questo caso, però, vengono contemplate anche copertine e sigle.

Ricorda sempre che il tentativo di spingere verso determinati risultati non sempre si trasforma in ciò che speri. A volte un’intervista audace può diventare un’arma a doppio taglio. Soprattutto se non riesci a gestire i risvolti negativi della community. Nel piano editoriale, quindi, inserirei qualche riferimento alla gestione di eventuali crisi.

4. Uno sguardo al content marketing

Quando decidi di puntare sulle interviste devi porti una domanda: quale contenuto scelgo? Certo, il testo ha sempre la precedenza ma sei sicuro di seguire la strada giusta? Un’intervista scritta incontra i favori di Google, questo è chiaro, ma tu devi essere in grado di andare oltre. E prevedere un buon lavoro di content marketing intorno a questo progetto.

In primo luogo devi puntare alle immagini: una buona intervista dovrebbe sempre avere una foto dell’intervistato in primo piano. Fa parte dei doveri del blogger contestualizzare, dare dei riferimenti chiari sul nome che hai preso in esame. Poi magari sarebbe interessante avere un video. Ma non uno qualsiasi, quello della tua chiacchierata.

I contenuti video sono importanti e riescono ad avere una visibilità diversa. Soprattutto grazie ai social. Ma in una pagina web hanno un’efficacia da non sottovalutare: le persone non vogliono o non possono sempre leggere tutto quello che scrivi. Soprattutto se proponi un intervento chilometrico.

Quindi il video può portare buoni risultati in termini di visualizzazioni e incontrare le esigenze di una platea più ampia. Per concludere ci sarebbe la soluzione podcast, per chi vuole scaricare il file.

Ci vuole tempo e impegno per confezionare un’intervista video. In realtà puoi fare tutto con gli strumenti che trovi online: basta iniziare una trasmissione su YouTube in forma privata se vuoi fare un po’ di editing prima di andare online. Oppure puoi trasmettere live il tuo contenuto e condividere sui social il link della diretta per coinvolgere il pubblico in un piccolo evento.

5. Organizzazione delle interviste in tag e categorie

Punto decisivo: come organizzo le interviste sul blog? Puoi dare una categoria a questi contenuti, soprattutto se hai intenzione di continuare per mesi e anni. Nella maggior parte dei casi questo è sufficiente. In condizioni rare, quando i contenuti sono molto sviluppati, puoi pensare a un sistema di sottocategorie. Ad esempio:

  • Esperti di Web marketing
    • Esperti SEO
    • Copywriter italiani
    • Social media manager
    • Web designer

Una situazione del genere contempla un lavoro articolato sulle tassonomie ma può dare buoni risultati in termini di organizzazione interna. Un sito più facile da navigare piace a Google e alle persone.

interviste blog

La pagina categoria con l’editor.

Ricorda che puoi curare la categoria in modo da accogliere chi tis egue nel miglior modo possibile: puoi inserire meta tag e description, un testo unico per introdurre le interviste, magari un’immagine o un video per spiegare cosa fai. Insomma, la tassonomia diventa una vera e propria sezione del sito, basta usare l’editor di base che si trova nella pagina ufficiale.

Hai già iniziato a lavorare con le interviste?

Le interviste possono essere un punto essenziale della tua strategia di blogging. Perché creano interesse intorno al blog, possono creare connessioni virtuose e ti aiutano a raggiungere obiettivi concreti. Ad esempio puoi aumentare le visite o fidelizzare nuovi lettori. Chi viene intervistato, spesso, condivide il lavoro sui propri canali social.

E questo porta vantaggi al progetto. Ma per ottenere buoni risultati devi pianificare, organizzare, definire. Proprio come ho consigliato in questo post. Allora, tu hai iniziato a lavorare con le interviste? In che modo? Con quali risultati? Aspetto la tua opinione nei commenti.

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