Anche tu devi proteggere il blog dalle insidie che si nascondono sul web. Un posto fantastico, questo è chiaro, dove puoi trovare tutte le informazioni che ti servono. Ma qui ci sono persone che hanno un unico obiettivo: metterti i bastoni tra le ruote.
Non voglio proporre uno scenario catastrofico ma la realtà è questa: ogni blog o sito web ha bisogno di protezione sotto diversi punti di vista. Perché le insidie sono tante, non riguardano solo lo spam o i tentativi di violazione. Ci sono diversi plugin che possono aiutare un autore a proteggere il proprio blog, e li devi usare nel miglior modo possibile se vuoi dormire sonni tranquilli.
Ma non bastano, devi andare oltre l’estensione. Tutelare un blog dalle minacce esterne, dal mio punto di vista, significa affrontare punti differenti che riguardano l’aspetto legale, il copyright, il buon senso. Vuoi qualche informazione in più? Ecco i miei consigli per dare sicurezza al progetto.
Combatti spam e messaggi indesiderati
Uno dei problemi fondamentali per chi decide di lavorare con il blog: lo spam che può arrivare nei commenti o via email, attraverso i form di contatto che hai inserito nelle diverse pagine. Gli i modi di fare spam sono differenti, l’obiettivo è simile: catturare l’attenzione con metodi invadenti.
Tu hai un obiettivo: fermare tutto questo. Per ottenere un buon risultato non hai alternative: devi combinare un paio di plugin. Ecco la soluzione che consiglio a tutti i progetti:
- Akismet – Storico filtro per commenti indesiderati.
- Really Simple Captcha – Digita lettere e numeri per inviare un messaggio.
- Blog policy – Fondamentale per combattere i casi limite.
Così combatti lo spam che arriva nei commenti, e imponi a chi vuole inviare un’email di scrivere il codice alfanumerico che trova nel captcha. Ci sono altre soluzioni da mettere in campo? Sì, devi creare una buona policy: un testo capace di racchiudere le regole da rispettare sul blog. Prendi come esempio la pagina Markcom che ho linkato sopra:
La Direzione di MarkCom S.r.l. si riserva il diritto e la facoltà di rimuovere, a proprio insindacabile giudizio, qualsiasi commento ritenuto: illecito, diffamatorio, razzista o calunnioso; istighi all’odio o alla violenza; lesivo nei confronti di persone, istituzioni, religioni.
Questo è un esempio di blog policy, un testo che protegge il blog dai commenti indesiderati. Qui puoi aggiungere un passaggio per tagliare le gambe a chi vuole fare il furbo: puoi intervenire sul mio blog, ma non solo per sponsorizzare il tuo nome. I link si lasciano nella firma del commento, o nel testo se servono: mettere delle buone regole al comment marketing è indispensabile.
Per approfondire: Cookie law, cosa occorre sapere e come adeguarsi
Fai attenzione ai plugin
I plugin sono decisivi per il tuo blog, ti aiutano a risolvere qualsiasi tipo di problema. Però devi fare attenzione alle estensioni che aggiungi per evitare intoppi. Quali sono gli step da rispettare? In primo luogo assicurati che i plugin siano compatibili con l’ultima versione di WordPress e aggiornati.
Vedi il messaggio in alto? Quando appare nella scheda dell’add-on vuol dire potrebbero esserci dei problemi. Evita plugin superflui, leggi le recensioni, cerca di capire se sono indispensabili. Un esempio: hai bisogno di un componente aggiuntivo per aggiungere una favicon al tuo blog? Non credo, basta usare la funzione base di WordPress.
Snodo decisivo per la tua piattaforma: aggiorna sempre le estensioni, il CMS e il template WordPress. Oltre a nuove opzioni per aiutare la tua attività quotidiana, gli aggiornamenti possono essere decisivi per risolvere problemi di sicurezza. Non lasciare porte aperte ai malintenzionati.
Mettiti al riparo dagli attacchi brute force
I brute force attack sono pericolosi per il tuo blog. Pensa alla pagina di accesso come a una porta: la password è la chiave, e solo tu hai la soluzione per entrare. Poi il dramma: qualcuno vuole conquistare il tuo regno e rovinare la serenità del blog, magari per aggiungere codice indesiderato o per danneggiare il lavoro.
Quindi decide di entrare con un software che genera migliaia di parole chiave al secondo per trovare la giusta combinazione. Una brutta situazione, vero? Non è facile proteggersi da un brute force attack senza l’aiuto di un plugin. In questi casi non puoi rischiare, devi andare sul sicuro: ecco perché consiglio sempre Brute Force Login Protection.
In questo modo impedisci al software di portare a termine il suo compito. Puoi bloccare e sbloccare indirizzi IP, ma soprattutto puoi ritardare/limitare i tentativi di login dopo un certo numero di errori. Se cerchi qualcosa di più impegnativo puoi optare per BulletProof Security, una vera suite di sicurezza.
Proteggere i contenuti del blog
Questa è una bella sfida: come proteggere i contenuti del blog? Quali sono le armi a disposizione del blogger per rovinare la festa ai ladri di contenuti? Parto da un punto importante, da non sottovalutare: devi pretendere rispetto per il tuo lavoro, non puoi piegare la testa davanti a queste pratiche malsane. Al tempo stesso, però, devi essere realista: non puoi tenere tutto sotto controllo.
Il furto di contenuti sul web è una pratica diffusa, ci sono gli aggregatori di feed che possono rubare i tuoi articoli in automatico e tu non puoi fermarli. Non puoi impedire tutto questo, è un destino già scritto. Oppure no? Dai, non è proprio così: ci sono diverse soluzioni per proteggere i tuoi contenuti.
- Registrati a Creative Commons – Una sicurezza legale per i tuoi articoli, un “permesso d’autore” per tutelare ciò che scrivi e pubblichi sul tuo blog. Creative Commons suggerisce al lettore cosa può fare con i tuoi contenuti, e soprattutto cosa non può fare.
- Usa Google – Il miglio modo per scoprire se qualcuno ti copia: cercare il testo su Google compreso da virgolette. In questo modo definisci la query e individui i blog che hanno rubato il testo. Puoi fare lo stesso con le immagini, trascinando il visual nel campo ricerca di Google Image.
- Chiedi di rispettare il tuo diritto – Il modo migliore per risolvere il problema: contattare il blogger o il webmaster per chiedere la rimozione del testo o della foto. Non sempre questo avviene subito: se il furto è avvenuto in buona fede la risposta è rapida, mortificata. Altrimenti c’è silenzio. Ultimo tentativo? Usa Whois per scoprire l’email del webmaster e manda una email a questo indirizzo. Se non risponde neanche lui devi agire in modo diverso.
- Contatta Google – Mountain View mette a disposizione un modulo per segnalare contenuti duplicarti. Non è un bel modo per risolvere la questione, preferisco avere una discussione onesta con chi ha preso i contenuti. Però se non puoi fare altrimenti questa è la strada da seguire.
I plugin per proteggere il blog? Puoi usare WordPress SEO by Yoast per aggiungere una stringa di testo con link nel footer del feed rss, in questo modo neutralizzi l’opera degli aggregatori di feed che importano gli articoli. A mali estremi c’è WP Content Copy Protection, un plugin per disabilitare tutti i comandi che consentono di copiare testo e immagini.
https://www.youtube.com/watch?v=MggxboD44aM
La mia opinione? Non è il massimo dell’user experience. Il pubblico dovrebbe essere libero di usare tastiera e mouse, in questo modo stai limitando l’uso dell’hardware e non è il massimo. Ma può essere una soluzione in determinati casi, in settori in cui il copia e incolla selvaggio è la regola.
Ricorda, infine, che hai un tool a disposizione per scoprire i ladri di contenuti: CopyScape, una realtà che ha sempre dato man forte ai blogger. Per usarlo devi solo inserire il link nella barra di ricerca e premere invio, la versione premium ti avvisa via email quando rileva un nuovo copione.
Scopri chi parla (male) di te
Questo è un buon modo per proteggere il proprio blog. Devi scoprire chi cita il tuo nome e lo devi fare per diversi motivi: per ringraziare chi condivide gli articoli e ti nomina per esaltare il tuo lavoro, ma anche per tamponare eventuali critiche. Esatto, chi pubblica articoli si espone a opinioni negative.
Non puoi evitare questo, fa parte degli equilibri del web. Per fermare le critiche sul nascere devi scoprire subito chi usa il tuo nome. In che modo? Iscriviti a Mention, traccia il tuo brand e aspetta il primo report: questo tool individua tutte le citazioni pubbliche. Fai lo stesso su Hootsuite, individua le menzioni lasciate su Twitter.
Da leggere: come scegliere un tema WordPress.
Proteggere il proprio blog: la tua esperienza
Questi sono i passaggi per proteggere il tuo blog WordPress dalle minacce che possono insidiare il lavoro quotidiano. Ci sono altri punti da rispettare? Chiaro, la tua esperienza può essere d’aiuto a questo post: perché non lasci la tua opinione nei commenti? Aiutami a migliorare la lista che ho pubblicato per dare più sicurezza al tuo lavoro online.