Hai già iniziato a fare blogging, vero? Su questo blog ho già sottolineato l’importanza di puntare sul self hosted, e quanto sia utile ragionare intorno alle tassonomie. L’organizzazione e la buona struttura di un progetto web sono aspetti decisivi per dare visibilità al tuo lavoro.
Ma non basta. C’è un punto decisivo per la tua attività di blogger, una stringa di contenuto che può fare la differenza e portare i tuoi articoli verso il successo. Sto parlando del titolo, una manciata di caratteri indispensabili per dare un’identità chiara al contenuto.
Cosa è il titolo? Perché diamo tanta attenzione a questo elemento? La risposta è semplice, chiara, cristallina: attiri l’attenzione del lettore. Fai in modo che si interessi e scelga il tuo nome. Ci sono diversi modi per creare un titolo, ma prima di affrontare questo passaggio voglio definire i punti pratici legati al mondo WordPress.
Come si inserisce il titolo
L’impegno necessario per inserire il titolo nel tuo articolo è minimo. Il campo per scrivere l’headline si trova nella parte alta dell’editor WordPress, è il primo campo utile per digitare testo. Il titolo rappresenta la parte più importante dell’articolo, e una volta digitato si trasforma in:
- Permalink
- Tag title
WordPress offre delle impostazioni che ottimizzano il contenuto al posto tuo. Ecco un esempio: quando scrivi il titolo, il CMS prende le parole che hai usato per creare il permalink, l’indirizzo del post. Stesso discorso vale per il tag title, l’equivalente del titolo per il codice HTML.
Questo punto è importante perché il tag title è uno degli elementi decisivi per il posizionamento sui motori di ricerca. Google dà molta importanza al tag title perché presume che sia usato per indicare l’argomento principale dell’articolo. Per approfondire ti consiglio qualche link utile:
- Il tag title secondo il w3schools.com
- Definizione di Permalink su WordPress
- Uso dell’heading: dall’H1 all’H6
Differenza tra H1 e tag title
WordPress non fa differenza tra il titolo visibile nella home page (caratterizzato nel codice con un tag H1) e il tag title. Vuoi inserire due titoli differenti? Vuoi fare in modo che ci sia una distinzione tra questi elementi?
Puoi usare il plugin WordPress SEO di Yoast, un’estensione che aggiunge un modulo alla fine dell’editor e ti permette di inserire un tag title diverso dall’headline.
In questo modo puoi creare una differenza tra il titolo visibile nei risultati Google e quello che si trova nella pagina principale del blog. Non è finita qui, quando condividi un post su Facebook o su Google Plus noti qualcosa? I social creano una preview del contenuto e riprendono il tag title dell’articolo.
Con WordPress SEO puoi creare una headline differente per i principali social e fare in modo che ogni piattaforma riprenda una stringa creata ad hoc. Tutto questo è fantastico, ti permette di ottimizzare il titolo per ogni realtà. La domanda adesso è un’altra: come catturare l’attenzione?
Devi informare
Scegliere il titolo per un post è un lavoro complesso. A volte l’idea arriva subito, non devi aspettare. A volte, invece, scrivi e chiudi l’articolo ma non c’è traccia dell’headline. Capita anche ai copywriter, non temere. Per me è fondamentale rispettare tre regole per scrivere un buon titolo:
- Informare
- Ottimizzare
- Emozionare
Primo passaggio: devi dare un’informazione chiara, devi comunicare qual è l’argomento del tuo articolo. E lo devi fare nel modo più semplice e trasparente possibile. Spesso i blogger maliziosi lavorano con le tecniche di click baiting per “acchiappare” visite con titoli sensazionalistici. In realtà dietro all’headline si nascondono notizie false o gonfiate, argomentazioni parziali, contenuti di scarsa qualità.
Tutto questo è inutile e dannoso: all’inizio puoi aumentare le visite, ma sul lungo periodo rischi di perdere il pubblico. Devi informare, devi dare notizie chiare. E il titolo deve essere portavoce di questo intento, al tempo stesso deve comunicare con Google. Come ho detto prima il titolo diventa tag title, uno dei parametri chiave per indicare a Google l’argomento della pagina web.
Un’attenzione ai motori di ricerca
Nel titolo devono esserci le keyword più importanti per ottenere un buon posizionamento. Un posizionamento che, ovviamente, non dipende solo dal tag title. Ma questo elemento ha il suo peso nell’ottimizzazione della pagina web.
La scelta delle parole chiave deve essere affidata a un esperto SEO. Ma per un’ottimizzazione base dell’articolo puoi procedere con il Keyword Planner di Google, strumento che indica il volume di ricerca mensile di una parola/frase, e un pizzico di buon senso. Ti faccio un esempio: vuoi scrivere una articolo dedicato alla privacy su LinkedIn.
Il titolo riporta le parole “privacy” e “LinkedIn” perché questo è l’argomento del post, non mi devo inventare grandi cose. Però posso migliorare questo titolo seguendo un paio di regole per lavorare nel miglior modo possibile:
- Non superare le 65 battute.
- Mettere le keyword all’inizio del tag title.
Google stronca i tag title troppo lunghi – quindi ti conviene non superare le 65 battute – e dà più importanza alle prime keyword. Quindi in fase di scrittura del titolo puoi osservare questi punti. Oppure puoi scrivere due contenuti e proporre un titolo alle persone e uno ai motori di ricerca:
- Privacy LinkedIn: come ottimizzare il tuo profilo
- Come ottimizzare la privacy del tuo profilo LinkedIn (e vivere felice)
Il primo è un titolo orientato verso l’ottimizzazione dei motori di ricerca, il secondo è rivolto agli utenti. Non dimenticare, però, che nelle pagine dei risultati Google sono le persone a leggere e cliccare i link. Quindi devi sempre inserire l’elemento decisivo per spingere il lettore verso il click: l’aspetto emotivo.
Per approfondire: cosa attira l’attenzione del pubblico
Cattura lo sguardo
Hai informato e hai dato le indicazioni giuste al motore di ricerca. Ora il tuo titolo deve sfruttare una leva emotiva per attirare l’attenzione senza cadere nella già citata trappola del click baiting: il tuo obiettivo è rimanere in equilibrio tra l’informazione corretta e la persuasione per attirare le visite.
Perché la verità è questa: le persone condividono il titolo, si lasciano influenzare da una buona headline. Tu non devi tradire l’obiettivo principale, ovvero informare, ma puoi usare una serie di elementi per dare effervescenza al titolo:
- Lista puntata – 7 modi per ottenere .
- Tutorial – Come ottenere .
- Testimonial – Ottieni come Vasco Rossi.
- Domanda – Tutti hanno già . E tu?
- Tempo – Come scrivere in 5 minuti.
- Risorse – Come fare senza spendere un capitale.
Questi sono degli esempi che ti possono aiutare a scrivere una headline efficace. Ora devi lavorare con la tua fantasia, devi mettere in moto la creatività: hai la base per creare un buon titolo, devi solo rispettare poche regole per ottenere dei risultati. Anzi, mi correggo: devi aggiungere l’esperienza.
Tu come scrivi i titoli?
Ora tocca a te, mi farebbe piacere ospitare nei commenti la tua combinazione per scrivere il titolo di un post. Lo so, non è facile. Immagino però che tu abbia una soluzione per regalare ai tuoi post delle buone headline. Affrontiamo questo tema insieme: lasciami opinioni, domande e curiosità. Sono sicuro che la tua esperienza mi aiuterà a migliorare questo post.