Le strategie di neuromarketing non sono altro che concetti di neuroscienza – studi condotti sul sistema nervoso in modo scientifico – in grado di sfruttare bias cognitivi, luoghi comuni, propensioni della nostra mente che cerca scorciatoie in grado di prendere decisioni importanti in breve tempo.
Il punto di partenza è chiaro: la realtà è complessa, troppo per permettere al singolo individuo di raggiungere la piena certezza di una scelta. Per questo c’è bisogno di ragionare sulle tecniche che consentono all’individuo di semplificare una decisione e all’azienda di comunicare in modo efficace.
Il concetto da seguire è quello della comunicazione persuasiva in grado di esaltare dei meccanismi virtuosi. Quali sono le principali strategie di neuromarketing da sfruttare nella propria attività online?
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Effetto scarsità: poche risorse aiutano a vendere
La tendenza umana è quella di volere qualcosa quando tende a scarseggiare o c’è il rischio di perdere un’occasione utile. Più il prodotto o il servizio è limitato, più diventa interessante. Questo fenomeno è chiamato effetto scarsità ed è anche una delle strategie di neuromarketing più utilizzate.
Il motivo è semplice: puoi sfruttare diversi segnali su una pagina web per invogliare il pubblico a prendere una decisione. Ad esempio, nei pressi di un form contatti o di un bottone per inviare una richiesta informazioni puoi aggiungere dei messaggi che comunicano scarsità, assenza di posti liberi o prodotti.
Per capire come funziona questa famosa strategia di neuromarketing basta guardare questo esempio di Booking: le schede comunicano subito se ci sono poche camere disponibili e la presenza di offerta a tempo limitato con possibilità di cancellare più tardi la prenotazione, un invito in più a precipitarsi.
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Affinità verso i volti umani sulle pagine web
Quando crei la tua pagina web per vendere prodotti e servizi devi valutare con cura questa dinamica. Tra le strategie di neuromarketing più efficaci, infatti, troviamo quella dell’identificazione: c’è affinità con un viso ma è anche vero che questa tendenza può essere sfruttata per creare indicatori e astanti.
Questi termini presi in prestito dalla storia dell’arte indicano dei soggetti presenti nei quadri che circondano la scena principale indicandola, suggerendo dei sentimenti o delle possibili azioni. Questo avviene nel mondo del web marketing che si fonde con le neuroscienze applicate alla comunicazione.
Se il volto umano punta lo sguardo sul prodotto o sul testo, l’utente si concentrerà sul viso ma anche sul contenuto e relativo invito all’azione come nell’esempio in alto. Quindi è così che puoi fare dei test.
Ci sono delle attività per migliorare il design delle landing page e modificare il layout per vedere quale soluzione ha delle performance migliori. In questo caso, puoi utilizzare Hotjar come strumento di rilevamento dei percorsi svolti dal target e dell’attenzione rivolta alle varie aree del tuo sito web.
Una delle strategie di neuromarketing più comuni e diffuse, ma anche efficaci e utilizzate nel mondo del web marketing: devi sfruttare la riprova sociale per aumentare le conversioni su internet.
Ciò significa mostrare al pubblico che c’è già qualcuno che ha scelto la tua offerta. Questa soluzione rafforza l’idea che è utile per i propri scopi ascoltare e seguire l’azienda. Perché ci sono persone che possono confermare la bontà del lavoro svolto. Tutto ciò avviene grazie a una serie di strumenti dedicati.
Come, ad esempio, il copy che utilizza i numeri – sempre precisi, per comunicare scientificità del processo – per indicare la presenza di un certo quantitativo di clienti soddisfatti. In alternativa si ottiene un buon effetto di riprova sociale grazie ai testimonial che sono tanto più efficaci quanto realistici, con nome e foto.
Uso strategico dei colori per comunicare bene
Ci sono una serie di significati psicologici sommersi nell’uso dei colori. Questi codici comunicano dei passaggi profondi che fanno leva su quell’area del nostro cervello che sfrutta informazioni di varia natura – non solo basate su dati oggettivi ma anche su emozioni per prendere decisioni. Qualche esempio?
Il packaging dei prodotti, ad esempio, viene scelto prendendo come riferimento la psicologia dei colori. Vale a dire una strategia di neuromarketing che ci suggerisce un punto chiaro: determinate cromie comunicano significati profondi all’inconscio e l’imprenditore può sfruttare al meglio queste dinamiche.
Anche, ad esempio, chiedendo alla web agency di realizzare un sito web tenendo ben presente i significati profondi che si nascondono dietro le strategie di neuromarketing che chiamano in causa i colori. Per avere un’idea di questo processo puoi dare uno sguardo alla tabella proposta da Coschedule.
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Chi si occupa delle strategie di neuromarketing?
Se ti affidi a una web agency per pianificare il processo comunicativo online saranno i professionisti che si occuperanno di creare il sito web e l’intera identità di marca a occuparsi di questi aspetti, individuando sempre il miglior equilibrio possibile tra necessità persuasive e rispetto dei valori aziendali.