Questo è un aspetto importante della buona scrittura online. Hai deciso di aprire un blog aziendale, hai acquistato un hosting e scelto un tema WordPress per dare forma alla tua idea. E hai creato un piano editoriale lavorando con le mappe mentali. Insomma, si vede che ti ha seguito un professionista.
Il calendario editoriale indica i titoli da affrontare, i temi per il tuo lavoro: per raggiungere le persone che vuoi portare sulle pagine web. Gli obiettivi di un blog aziendale sono diversi, puoi passare dalle vendite di beni e servizi all’autorevolezza del brand. Perché quando pubblichi contenuti di qualità il tuo nome acquista valore, ed è uno dei grandi pregi di una buona attività di blogging.
Ma è proprio questo il nodo: ora li devi scrivere gli articoli. C’è chi si affida a un web writer, e chi decide di lavorare con le proprie risorse. Devi muoverti nel modo giusto per ottenere buoni risultati. Cosa significa “muoversi nel modo giusto”? In parole povere devi pianificare. Devi svolgere una serie di analisi preliminari: prima di scrivere devi cercare. Cosa? Te lo spiego in questo articolo.
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Dai un senso al tuo post
Il primo dettaglio per il tuo lavoro di scrittura online è lo scopo del contenuto. A cosa serve l’articolo? Perché lo vuoi scrivere? Ci sono post che hanno come obiettivo il posizionamento sui motori di ricerca: sono quelli che intercettano le ricerche informazionali, le domande che i singoli rivolgono a Google. Un esempio chiaro potrebbe essere: come scrivere una social media policy per la tua azienda.
Poi ci sono articoli che vogliono raggruppare la community, che comunicano un’idea o una visione del mondo. Ti lascio un titolo: Il web cambia troppo in fretta. Qui non ci sono risposte, non ci sono procedure o istruzioni. In un articolo del genere trovi spunti di riflessione. Anche questo fa bene alla tua azienda, prima di iniziare a scrivere devi avere un quadro ben chiaro della tua situazione.
Dai un profilo al contenuto, un ruolo. Soprattutto, cerca di capire cosa vogliono le persone che vuoi raggiungere. In questo caso, però, dobbiamo passare al secondo punto dell’articolo.
Cosa cercano le persone?
Una buona attività da svolgere con costanza e dedizione: interrogare gli strumenti messi a disposizione da Google per capire cosa vogliono gli utenti. Perché la scrittura online è fatta di creatività, ma hai degli obiettivi da raggiungere. Il primo e il più importante in alcuni casi: dare risposte concrete ai potenziali clienti che potrebbero chiedere un preventivo.
Qui si riassume il concetto di inbound marketing: farsi trovare nel momento in cui gli individui hanno bisogno di te. Per ottenere questo risultato devi creare delle buyer personas, dei modelli teorici delle persone utili al tuo business, e analizzare le ricerche che Google archivia nei suoi database. In che modo? Ecco gli strumenti che non possono mancare nella cartella dei preferiti:
Keyword Planner
Anche se oggi non dà più tutte le informazioni sul volume di ricerca (o almeno non le dà a tutti), il Keyword Planner è sempre un passaggio obbligato prima di scrivere un articolo. Il motivo è semplice: ti suggerisce la media delle ricerche mensili e la concorrenza, il numero di inserzionisti che investono su AdWords per quella parola chiave. Più concorrenza è uguale a un interesse superiore.
Google Trends
Un altro riferimento legato a Mountain View. Google Trends raccoglie le esigenze del pubblico lasciate sul motore di ricerca e ripropone il tutto in forma grafica. Obiettivo? Distribuire le ricerche nel tempo e nello spazio. Per capire cosa cercano le persone in un determinato periodo storico. Ma anche in un paese specifico, o in una regione. Difficile vivere senza questa comodità.
Ubersuggest
Uno dei tool preferiti per indagare le esigenze dei lettori intorno a un argomento. Ubersuggest, infatti, organizza in ordine alfabetico le ricerche correlate che vengono fatte intorno a un tema. Ad esempio, se digito “Come scrivere un post” posso trovare tutte le declinazioni per i vari social. Tipo “Come scrivere un post su Facebook” o “Come scrivere un post sul blog”. Irrinunciabile, ecco.
Answer The Public
Simile a Ubersuggest come concetto, Answer The Public lavora su un’esigenza particolare: quali sono le domande legate a un argomento? La dimostrazione grafica di questo strumento è spettacolare: organizza i dubbi degli utenti attraverso una ruota con diversi raggi. Lo dico senza esitazioni: questo è uno dei migliori tool in circolazione da sfruttare prima di scrivere un post.
Questo vale per tutte le pubblicazioni? Come ti dicevo, non ci sono solo lavori che devono scalare la vetta di Google. Gli articoli di opinione, ad esempio, possono essere completamente indifferenti alle esigenze alle motore di ricerca. A volte devi seguire i passi imposti dal gruppo, altre volte devi essere tu a dare il ritmo della danza. La metafora è chiara, cerca di dare spessore al calendario.
Cosa fanno i competitor?
Prima di iniziare a scrivere devi scoprire cosa succede intorno a te. Ovvero cosa fanno i blogger che affrontano il tuo argomento, come si muovono, cosa hanno pubblicato. La domanda è semplice: perché un lettore dovrebbe leggere un articolo scritto 2 anni fa da una persona diversa ma con le stesse informazioni? L’analisi della concorrenza ha questo obiettivo: conoscere e migliorare.
Per iniziare hai bisogno di una ricerca su Google. Scrivi il titolo che hai pensato o la parola chiave più importante e leggi i risultati. Qui puoi ottenere una serie di informazioni per capire come si comporta il web intorno a un argomento. Ad esempio, il numero dei risultati è un indicatore chiaro e i primi snippet descrivono come è stato affrontato il tema.
Qual è il tuo compito? Studiare gli articoli che hanno conquistato le posizioni migliori. Leggi il testo e i commenti lasciati dagli utenti. Ci sono domande irrisolte? Ci sono esigenze che l’autore non ha affrontato? C’è qualcosa da aggiungere in ogni lavoro pubblicato che emerge dalle tue considerazioni? L’analisi della concorrenza serve a questo: creare l’articolo che non è stato ancora pubblicato.
Per approfondire: come scrivere gli articoli per un blog aziendale?
Ci sono dei trend da seguire?
Prima di scrivere un articolo devi avere la risposta a questa domanda: quali sono le novità del settore? Stai lavorando a una notizia recente, ci sono dei dettagli da conoscere? Qualcosa che sta accadendo in questi giorni? Tre sono le prove: verifica gli hashtag su Twitter, fai una ricerca su Google News e controlla il lettore dei tuoi feed rss preferiti. Così hai le fonti sotto controllo.
Studiare l’argomento
Sembra un dettaglio, ma è giusto inserire questo passaggio: prima di scrivere un post devi studiare l’argomento. Non sempre è necessario, in qualche caso puoi avere una conoscenza precisa che ti solleva da questo snodo. Ma nella maggior parte dei casi è d’obbligo.
Prima di mettere le mani sulla tastiera devi approfondire il tema. Questo per essere sempre una fonte autorevole, che poi è uno dei punti chiave del documento seguito dai Quality Rater di Google.
- Competenza.
- Autorevolezza.
- Affidabilità.
Il concetto espresso da Google nella guida (si trova su static.googleusercontent.com) è chiaro: le tue pagine devono dimostrare questi passaggi. I tuoi articoli devono essere allineati con le esigenze definite con chiarezza. Quindi appare logico iniziare a scrivere solo quando hai tutte le carte in mano per essere affidabile, autorevole e competente in ogni situazione.
Cosa fai prima di scrivere un articolo?
Questi sono i punti che rispetto ogni giorno quando voglio scrivere un articolo. Iniziare senza una buona base vuol dire tuffarsi nel vuoto, senza paracadute. Anche se voglio ribadire un concetto: pianificare è importante ma devi riprenderti il piacere di scrivere a ruota libera, solo per te e per soddisfare il tuo piacere. Se riesci a far conciliare questo aspetto con i tuoi obiettivi di marketing sei in una botte di ferro. Tu cosa fai prima di scrivere un post? Lascia i tuoi consigli nei commenti.
Si tratta di un equilibrio delicato – si deve affrontare un argomento di interesse, ma che non sia già stato troppo sfruttato; fare magari un po’ di newsjacking, ma evitando gaffes spiacevoli; e, allo stesso tempo, metterci appunto un po’ di spontaneità.
Penso che ogni post contenga questi elementi, in percentuali diverse :)
The Real Person!
Il problema sta nella capacità di gestire questi elementi nella giusta misura, questo è il vero equilibrio.