Il punto essenziale per gestire un blog aziendale nel miglior modo possibile? Comprendere l’importanza di ogni singola pagina. Chi inizia a scrivere, chi apre un diario online, non comprende subito questo passaggio. Si concentra soprattutto sul lavoro di creazione e pubblicazione degli articoli. Il piano editoriale va avanti e il calendario si infittisce. Risultato?
La home page si anima. La logica di base è questa: gli articoli rispondono alla necessità informative dei lettori, soddisfano domande lontane dalla conversione finale. Le pagine statiche, invece, sono destinate alla lead generation o alla vendita. Quindi hanno degli obiettivi commerciali. Poi? Sono queste le risorse utili di un blog? No, ci sono le tassonomie.
Ovvero tag e categorie che utilizzi per organizzare i contenuti del blog. Ogni volta che scrivi un articolo lo inserisci in una categoria, e attribuisci una manciata di tag: questa è la regola di base. Ma come ottimizzare tutto questo? Spesso si lavora solo per evitare problemi, per fare in modo che queste risorse non diventino un ricettacolo di contenuti duplicati.
Perché questo è il vero problema: le tassonomie possono diventare inutili per Google e per il pubblico. Su questo blog ho già elencato le soluzioni ideali per creare tag e categorie senza cadere in errore. Oggi invece voglio rispondere a un’altra domanda: come ottimizzare queste pagine per il piacere del lettore e dei motori di ricerca.
Ottimizzazione SEO per tag e categorie
Tra gli obiettivi di un blog aziendale c’è il posizionamento nelle pagine dei motori di ricerca, in questo modo puoi intercettare le persone utili per il tuo business. Molti pensano di ottenere buoni risultati solo con landing page e articoli, ma ignorano la forza delle tassonomie. Queste raccolte possono fare la differenza e aumentare le visite del tuo blog.
Condizione per rendere semplice l’ottimizzazione SEO di tag e categorie? Avere un plugin come WordPress SEO by Yoast che consente di modificare con semplicità il tag title e la meta description delle pagine. In questo modo puoi intervenire sui dati dello snippet. Quali sono le buone pratiche?
Basta andare nella singola categoria e, una volta loggato come amministratore di WordPress, cliccare sul link “Edit Category”. Qui hai a disposizione una serie di elementi per lavorare in ottica SEO.
Tag title
Qui devi usare il pannello di WordPress SEO by Yoast per inserire la keyword più importante per il posizionamento. Google prende in considerazione questa stringa e dà molto valore alle parole che inserisci. Ricorda, quelle che si trovano a sinistra hanno un peso maggiore.
Meta description
Ancora un elemento utile per lo snippet. Il meta tag description non ha peso per il ranking, però può fare la differenza in termini di click sul risultato. Usa questo testo per convincere il lettore a cliccare, inserisci la keyword principale solo per comunicare con il pubblico qual è il tema del contenuto.
Permalink
Passaggio sostanziale dell’ottimizzazione on page della pagina tag o categoria. Qui è buona norma inserire la keyword principale, prendendo in considerazione le regole di un buon permalink.
Quali sono? L’URL deve essere sintetico, capace di descrivere in poche parole il contenuto. Puoi modificare questo campo dal modulo del plugin o da quello base, però ricorda che devi fare attenzione se decidi di modificarlo in un secondo momento. Se non fai un redirect crei un errore 404.
Tag H1
È il titolo della pagina, il primo elemento visibile nel contenuto. Può essere impostato con il primo campo dell’editor: usalo per inserire una headline accattivante, interessante per le persone prima e per i motori di ricerca dopo. Devi essere informativo, semplice, immediato.
Testo descrittivo
Un elemento che fa la differenza in termini di ottimizzazione SEO: le tassonomie sono raccolte di contenuti già pubblicati, quindi testo duplicato. Per aggiungere valore (sia per le persone che per i motori di ricerca) devi inserire un testo unico. Puoi scrivere un paragrafo o un articolo introduttivo.
In ogni caso modificando la tassonomia puoi lavorare su un vero e proprio editor di testo per inserire heading, immagini, video, link di approfondimento. Qui puoi dare il massimo e creare una vera e propria risorsa per chi arriva su questa pagina. Il mio consiglio: aggiungi del testo ma non mettere in ombra gli articoli della tassonomia.
Ottimizzazione tag e categorie per l’utente
Quello che ho scritto fino a questo momento ha un effetto sui motori di ricerca, ma è un’ottimizzazione utile anche per le persone. Avere un testo introduttivo o una description valida è un valore aggiunto prima per il pubblico e poi per i motori di ricerca. Ma puoi fare qualche passo in più, ecco altri consigli.
Etichette del menu
Quando inauguri il menu principale di navigazione puoi creare una sezione dedicata agli argomenti con una tendina per sintetizzare tutte le categorie del blog. Con i menu personalizzati di WordPress puoi estromettere delle categorie e aggiungere, ad esempio, i tag. La regola da ricordare sempre è questa: usa etichette parlanti. Ovvero scegli delle formule chiare per far capire alle persone cosa stanno per leggere, visitare e cliccare.
Crea dei feed rss specifici
Una delle caratteristiche di WordPress: puoi creare diversi feed rss. Quello principale racchiude tutti i post, ma puoi generare dei segnali dedicati a singoli tag e categorie. Questa soluzione è indicata per i magazine che propongono molte pubblicazioni e vogliono offrire al lettore la possibilità di abbonarsi solo a determinate sezioni. Come creare dei feed rss per tag e categorie? In realtà esistono già, devi solo isolarli con permalink specifici.
Vuoi migliorare la presentazione dei feed rss di tag e categorie? Usa il plugin Category Specific RSS feed Subscription per creare un menu da aggiungere nella sidebar con le icone e i nomi delle categorie che vuoi spingere. Per maggiori informazioni puoi dare uno sguardo a questo video.
Questo plugin può essere utile se hai un buon ritmo di pubblicazione, ma anche se le categorie sono particolarmente ambite dai lettori. Non devi per forza inserirle tutte. Nel menu della sidebar puoi aggiungere solo le sezioni che i tuoi utenti preferiscono: ragiona sempre in termini di economia.
Mostra gli articoli in base alle categorie
Ci sono molti plugin che ti permettono di inserire slideshow basati sulle categorie. Puoi gestire nella sidebar un determinato widget con post dedicati a un argomento, puoi fare lo stesso in una pagina statica. Insomma, hai diverse soluzioni a disposizione, soprattutto se usi Category Posts Slider Pro. Con questo plugin puoi fare molto, e puoi mostrare i migliori articoli dove preferisci.
Come puoi vedere le ottimizzazioni sono numerose, hai diversi aspetti da regolare per avere il risultato ambito. L’aspetto più importante riguarda l’inserimento nelle pagine e nei post: basta usare lo shortcode per aggiungere il widget. Non devi avere grandi competenze di HTML, non temere.
Hai già ottimizzato tag e categorie?
Sembra facile, basta creare delle tassonomie e iniziare a fare blogging. In realtà tag e categorie possono fare molto per il tuo blog. Qualche dettaglio può fare la differenza, può darti una marcia in più. In questo articolo ho riassunto delle tecniche utili per migliorare le pagine che archiviano i tuoi post migliori: ora aspetto le tue opinioni nei commenti. Se hai qualche domanda non esitare.
In effetti…
Fra l’altro, con categorie ben chiare, è più facile che un utente passi più tempo sul sito, passando da un articolo all’altro.
The Real Person!
Ragionare sempre prima per il cliente, questa è la regola. Il motore di ricerca viene dopo.