7 KPI chiave per un ecommerce

I KPI per ecommerce sono dei parametri fondamentali per capire come procede la tua attività di promozione dello shop online. Perché un punto è chiaro: per ottenere buoni risultati in termini di vendita online devi sempre valutare un investimento promozionale Supportato da un budget degno.

kpi per ecommerce

Che sia in termini di email marketing, social media o SEO non fa differenza: la promozione deve essere monitorata. Per farlo hai bisogno di competenze e punti fermi. In questo scenario rientrano i KPI per ecommerce. Ovvero key performance indicator, dei parametri numerici che ci consentono di capire se un’attività funziona bene oppure no. Quali sono i principali KPI da osservare per un negozio digitale?

Visitatori nuovi e di ritorno

I nuovi visitatori del sito web, nello specifico del portale di vendita su internet, sono quelli che atterrano sulle schede prodotto per la prima volta. Quelli di ritorno, invece, sono già stati sull’indirizzo web.

Non è una metrica decisiva, per questo ho deciso di inserirla in questa posizione ancora di riscaldamento. Però è molto importante perché ti consente di capire come procedono le tue campagne di marketing.

Ad esempio, se lavori molto con il mondo del blogging e SEO organica dovresti avere nuovi visitatori mentre se investi in retargeting hai buoni numeri di ritorno. Un dato che è sinonimo di fidelizzazione.

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Frequenza di rimbalzo e tempo

Ecco una metrica più interessante tra i KPI per ecommerce. Sto parlando della frequenza di rimbalzo nota anche come bounce rate. Vale a dire la percentuale di visitatori che, una volta visitata una pagina e a prescindere dal tempo di permanenza, vanno via senza sfogliare altre risorse di vendita.

KPI per ecommerce
La frequenza di rimbalzo media per settore – Fonte immagine

Questo parametro è centrale per chi vende online perché in questi casi è importante far visualizzare altre pagine al pubblico per lavorare sui correlati e sul concetto di cross/upselling. Inoltre, uscire senza atterrare su altre pagine vuol dire non acquistare e non procedere con il gateway di pagamento.

Quindi, chi si occupa di web marketing per ecommerce deve valutare il bounce rate come KPI e lo deve interfacciare con il tempo di permanenza sul sito in modo da individuare eventuali problemi.

Revenue per visitor (RPV)

Il KPI entrate per visitatore ti dà una media di quanto una persona spende durante una singola visita sul tuo ecommerce. Se questo KPI è basso, puoi avviare un’analisi del sito web per cercare di capire come aumentare le vendite online. In molti casi dobbiamo rivedere una serie di elementi tecnici on-site.

Come il tempo di caricamento pagina, la struttura della scheda prodotto, le categorie e le gerarchie interne. Spesso ci possono essere dei dettagli che dal nostro punto di vista appaiono insignificanti, Ma per l’utente rappresentano un freno impossibile da superare. Questo incide sulle revenue per visitor.

Customer lifetime value

Andiamo vero KPI per ecommerce un po’ più tecnici ma che ogni imprenditore dovrebbe conoscere, osservare e monitorare per poi ottimizzare. Il CLV ti dice quanto vale un cliente in termini di fatturato nel corso della sua relazione con il tuo brand. Perché ci occupiamo tanto di questo numero?

Semplice, vuoi migliorarlo rafforzando le relazioni con i tuoi contatti per fidelizzare i clienti. Abbiamo osservato le visite nuove e quelle di ritorno: ora cerchiamo di capire come rafforzare quest’ultimo fronte e fare in modo che ci siano tanti clienti soddisfatti che tornano ogni giorno sul tuo sito web per fare acquisti.

Ovviamente, in questi casi lo strumento fondamentale è il database ma anche il programma per inviare newsletter fa la sua parte. In questo modo puoi ottenere ottimi risultati nel tempo.

Tasso di abbandono del carrello

Il tasso di abbandono del carrello indica quanti utenti selezionano prodotti, fanno delle scelte specifiche ma non effettuano il check-out. La sintesi: più basso è questo numero, meglio è per il fatturato.

Se il tasso di abbandono del carrello è elevato vuol dire che c’è qualche problema all’interno del processo di pagamento o durante il percorso che porta verso l’uscita dal sito web. In ogni caso bisogna prendere in considerazione questo KPI per ecommerce: se lo ignori rischi di lasciare una fetta di profitto sul tavolo.

Customer acquisition cost

Il costo di acquisizione del cliente o customer acquisition cost (CAC) ti suggerisce quanto spende la tua attività commerciale per acquisire un nuovo cliente. Questo si misura permette di conoscere e valutare la tua spesa di marketing e come si divide per singolo cliente. Il customer acquisition cost è un KPI per ecommerce fondamentale, tutti gli imprenditori che hanno un business online dovrebbero valutarlo.

Perché ti consente di comprendere se l’investimento necessario per acquisire un nuovo cliente è ripagato da un ritorno adeguato. Se spendi più di quello che guadagni, ad esempio a causa di una targettizzazione errata o un uso inadeguato degli strumenti, lo puoi capire grazie a questo parametro.

Tempo di spedizione prodotti

Gli indicatori chiave ti suggeriscono l’andamento di un’attività in relazione ai tuoi obiettivi di promozione e ADV. Nella gestione di un ecommerce possiamo parlare di KPI di vendita. Ma anche di marketing che influenzano i primi. Ci sono dei KPI logistici che poi hanno un’influenza decisiva. Ad esempio?

Puoi valutare e osservare il tempo medio di spedizione. Questo parametro è uno dei più importanti per avere ottimi risultati in termini di conversione. Il motivo è semplice: le persone vogliono ricevere gli acquisti nel minor numero di ore possibile, magari a costo zero. Più riesci a contrattare una spedizione migliore con i tuoi corrieri di fiducia, meglio è. Solo con il KPI relativo ai tempi puoi avere una valutazione chiara.

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