Il post(o) perfetto esiste

Riesco a lavorare meglio la mattina presto. In ufficio tutto tace e riesco a ritagliarmi del tempo per informarmi. I canali sono quelli di sempre: leggo le notizie che ho selezionato con Feedly e i blog che seguo. Controllo Twitter, fonte inesauribile d’ispirazione. Ci sono spunti interessanti oggi.

Il posto perfetto
Photo credit: Hugo Silva via Flickr

Rimango colpito dal post di Riccardo Esposito su come selezionare e organizzare le fonti per il blog. Un articolo ricco, dettagliato che trasuda passione. Ma è anche una promozione fantastica del web. Il posto perfetto.

Sì, proprio perfetto. Rileggo e penso: “Quante sono le opportunità offerte dal web ogni giorno per creare un valore aggiunto?” Non faccio in tempo a pensarci su che mi imbatto in un nuovo articolo: Alice Alessandri mi parla di Settembre, tempo per agire, una boccata di aria fresca piena di buoni propositi.

Intanto mi è arrivato un commento sul blog. E’ Andrea Torti, gli rispondo e vado a leggermi il suo blog. Trovo un articolo che parla della pigrizia, madre della tecnologia e gli lascio il mio commento. Proprio un bel post Andrea!

Ok, sono arrivati. Prendo un caffè con i colleghi e inizio la giornata. Sbrigo le pratiche sul mio tavolo, Leggo l’e-mail e pianifico la lezione di oggi a scuola. Oggi devo insegnare un programma per velocizzare l’uso della tastiera.

Intanto sento che arrivano notifiche ma le ignoro. Mi concentro sul mio lavoro. In una breve pausa della giornata entro nel vortice del Calamo Scrittorio e rimango senza parole. Il mio alter di(ego) si diverte un sacco a leggere Monia e volare un po’ nel suo blog come Peter Pan sull’Isola che non c’è.

Anche quando non cerco, condivido, scrivo, il web è sempre lì che scorre. Viaggia veloce lui. Ma si ferma sempre per farmi salire. Quando ho del tempo da dedicargli. E mi ripaga sempre.

E’ sorprendente quanti spunti di riflessione nascono da post scritti da giovani, manager, che condividono un’idea, spiegano un concetto. Fonte di ispirazione. Ma è riduttivo, non è solo ispirazione. E’ confronto, formazione, il sapere che emerge non da un singolo post ma da un insieme di punti di vista.

Credo di contribuire anche io, nel mio piccolo, a modellare una forma di sapere. Sto costruendo il posto perfetto. Dove nulla è immutabile. Tutto cambia. Ogni volta che condivido una notizia, aggiungo un commento spiegando le mie ragioni.

Quando mi sono buttato alla scoperta dei social ho passato mesi a leggere quello che facevano gli altri, le persone che prima di me avevano fatto il passo. E seguendo le condivisioni ho piano piano appagato le mie esigenze. Ho trovato il posto perfetto per:

  • Soddisfare il bisogno di conoscere e capire le cose. Mi serve il confronto. Non è un libro, io posso parlare all’autore di quell’articolo, posso esprimere la mia opinione. Quanto vale questo?
  • Soddisfare il bisogno di raccontare la mia esperienza, di farmi conoscere per le cose che so fare meglio.
  • Soddisfare il bisogno di creare relazioni con persone con cui confrontarsi. Sia che la pensino come me o in modo opposto.

Conclusioni

L’utilizzo del web non può mai sostituire il contatto personale, lo scambio di idee di fronte a una tazza di caffè bollente, una riunione di lavoro con il Cliente. Ti ho raccontato come vivo una giornata di lavoro in ufficio e lo spazio che dedico navigando il web. L’uso che ne faccio e le possibilità che esso racchiude.

Può creare degli ottimi presupposti. Mi consente di conoscere il pensiero delle persone. Posso trasmettere con determinazione le mie passioni. Raccontare la mia storia e leggere quella degli altri.

E tu, come vivi il web? Pensi anche tu che sia un posto ideale per documentarsi e confrontarsi? Hai creato relazioni partendo dal web?

7 commenti su “Il post(o) perfetto esiste”

  1. Mio caro alter-(di)ego, questo post è interessante perché è a doppia entrata:
    da un lato chi ti legge è un po’ come se entrasse nella tua giornata, dall’altro è la giornata degli altri, delle persone che hai citato (tra cui ho avuto il piacere di esserci anche io) e delle persone che sono passate di qui (e penso proprio sia uscito di qui col sorriso) a entrare in queste pagine e farle vibrare.

    “Anche quando non cerco, condivido, scrivo”
    Mi piace molto questa frase perché mi fa pensare a Pablo Picasso che dice che le idee non si cercano. Si trovano. Quando smettiamo di appassionarci alle ricerche sterili allora sì che Anche quando non cerco, condivido, scrivo,iniziamo a trovare qualcosa. Magari non ciò che all’inizio ci eravamo prefissati di trovare ma magari ciò che davvero volevamo sin dall’inizio.

    1. Ciao Monia. Grazie per il tuo commento, è sempre un piacere leggerti. Hai colto un aspetto importante. “Trovare” mi ricorda un tesoro, qualcosa di inaspettato. Che mi coglie di sorpresa. Una bella sensazione da condividere perché sia perfetta. Anche il mio alter-di(ego) ti ringrazia per essere passata di qui!

  2. la scoperta del web, mi ha fatto scoprire una voglia mai avuta di documentarsi, di ricerca di una notizia di un’ informazione: il mondo della comunicazione è vasto mi impressiona. Sono rimasto colpito dallo scambio di idee consigli che esiste tra me “ultimo arrivato” e gente più esperta…il loro know-how a disposizione per farti crescere.
    grazie Diego

    1. Ciao Massimo! Il web è immenso come il mare. A volte può spaventare ma in realtà puoi scoprirlo a poco a poco. Sei tu a decidere. E prima di navigare in mare aperto, puoi sempre bordesare e goderti il paesaggio. Qual è l’aspetto del web che trovi più utile e nel quale ti senti più a tuo agio?

      1. Mi piace molto, leggere e scoprire i trucchi della gestione della comunicazione,attraverso i social, scoprire segreti e modi di comunicare diverso. Gestire il personal branding…forse la comunicazione con i social e l’aspetto che preferisco

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