Stiamo disegnando un percorso, stiamo lavorando insieme – io e Diego – per migliorare la tua attività online. In che modo? Con il blog, il diario online: uno strumento dalle mille sfumature che può regalare grandi vantaggi alla tua azienda. Anche grazie alle mappe mentali.
Esatto, le mappe mentali. Questi documenti possono diventare la chiave di volta per la tua strategia di blogging. Ci sono necessità differenti e più importanti da soddisfare. Ad esempio devi acquistare un hosting di qualità, ottimizzare le categorie, migliorare tag title e description.
Le priorità sono tante. Però la pianificazione è decisiva in questo lavoro, ed è qui che entrano in scena le mappe mentali. Ovvero dei documenti (cartacei o digitali) per svolgere un’attività decisiva: ridefinire un argomento per individuare dei topic, degli argomenti, che prima erano nascosti.
Tutto questo per la gioia del calendario editoriale, per lo sviluppo dei contenuti utili da condividere con i potenziali clienti. Allora, come usare le mappe mentali per migliorare il tuo blog? Ecco la mia esperienza personale.
Cosa sono le mappe mentali?
Sono delle schematizzazioni, delle rappresentazioni grafiche del pensiero. Si presentano come dei grafici radiali con un centro dal quale partono delle ramificazioni. Sono dei nodi, degli elementi strutturali delle mappe mentali per identificare dei topic.
Come usare le mappe mentali e, soprattutto, a cosa servono? Questi schemi nascono per prendere appunti, per migliorare la memoria visiva e aiutare gli studenti ad assimilare un argomento. Un argomento che viene posizionato al centro e smembrato dai vari nodi che seguono un processo di decostruzione.
Si passa dal generale al particolare, ogni nodo è sempre più specifico. Questo sistema viene sistematizzato da Tony Buzan, cognitivista inglese che ha messo su carta tutte le sue conoscenze grazie al libro “Mappe mentali. Come utilizzare il più potente strumento di accesso alle straordinarie capacità del cervello”.
Come si costruisce una mappa mentale?
Tutto dipende dalle tue competenze e abilità. La tradizione suggerisce di creare le mappe mentali a mano, usando colori e immagini. Questo è un elemento importante per il processo di memorizzazione visiva, non un semplice vezzo estetico. Ecco cosa suggerisce Wikipedia:
Tutti gli elementi di una mappa mentale devono essere ricchi di immagini fantasiose e colorate, perché da un lato rendono gradevole la rappresentazione, dall’altro stimolano l’emisfero cerebrale destro, le cui funzioni supportano facoltà come la creatività, la memoria, la mente.
Le mappe mentali devono rispettare una struttura specifica o posso muovermi come preferisco? La regola da seguire è quella gerarchico – associativa. Questo significa che ogni ramo che creo è gerarchicamente inferiore rispetto al precedente, quindi più specifico, ma può essere associato a elementi diversi nella mappa.
Attenzione alla differenza con le mappe concettuali. Questi strumenti, a differenza dalle mappe mentali, hanno una struttura reticolare. Quindi senza un preciso punto di partenza.
Sfrutta le mappe per pianificare il calendario editoriale
Andiamo al sodo, al nocciolo dell’articolo: come usare le mappe mentali per la tua attività di blogging. Hai già creato il tuo diario online? Hai scelto il miglior template WordPress? Devi scrivere e pubblicare articoli. Ma quali argomenti scegliere? Di solito, chi muove i primi passi in questo settore procede a caso. Segue delle idee che potrebbero essere lineari con l’argomento scelto.
Ma nella maggior parte dei casi chi inizia a fare blogging procede alla cieca. La mappa mentale può organizzare il percorso e aiutare gli autori a scegliere gli argomenti migliori da sviluppare. Ma anche a scoprire nuovi topic, declinazioni del tema che non erano state contemplate. Come si organizza questo percorso?
Metti al centro della mappa l’argomento che ti sta a cuore. Hai deciso di aprire un blog dedicato al web writing, alla scrittura online? In alto trovi un possibile esempio per sviluppare il lavoro. Quali sono gli argomenti che compongono la materia? Social webwriting, persuasive copy, webwriting per il turismo, webwriting per progetti B2B. Queste declinazioni le scelgo attraverso un processo diviso in diverse fasi:
Brainstorming
Interroga le tue conoscenze, dai uno sguardo a tutto ciò che hai affrontato nel passato durante la tua esperienza professionale. Se lavori in gruppo, con un team, chiedi aiuto alle persone che ogni giorno condividono la tua professione.
Sondaggi online e offline
Ci sono diversi strumenti per interrogare il pubblico. Le piattaforme social, ad esempio Facebook, permettono di creare dei sondaggi con delle funzioni native. Se vuoi creare un poll da pubblicare su una pagina web puoi usare Google Drive, sfruttando l’applicazione moduli.
Analisi delle community
Questo è un punto decisivo. Come usare le mappe mentali nel blogging? Devi scoprire le intenzioni dei lettori, cosa vogliono e cosa cercano online. Il primo passo per ottenere queste informazioni si ritrova nelle community. Ovvero nei gruppi Facebook, nei forum, nei luoghi virtuali in cui le persone possono esprimere interessi.
Motore di ricerca
Il secondo passaggio per ottenere informazioni sul pubblico: interrogare il motore di ricerca. Un archivio delle domande e delle necessità del mondo intero. Gli strumenti da usare in questa fase: Keyword Planner, in questo periodo depotenziato da Mountain View, Ubersuggest, Answer The Public e altri tool a pagamento come Semrush e Seozoom.
Questo è il punto di partenza per il tuo calendario grazie alle mappe mentali. Attraverso un lavoro costante di aggiornamento puoi gestire gli argomenti e trovare nuove idee per gli articoli. Il tutto seguendo un principio decisivo: dare risposte concrete alle persone che potrebbero diventare clienti.
Usa le mappe mentali per i singoli articoli
Questo percorso può essere esteso al singolo articolo. Ecco l’esempio, devi scrivere una guida: imparare l’HTML per fare blogging. Con la tecnica che ho citato puoi individuare i punti da affrontare, e definire i possibili sviluppi attraverso la mappa mentale. Non è un lavoro che puoi fare per tutti gli articoli, ma una guida dettagliata merita qualche attenzione in più.
Il passaggio che devi ricordare: una mappa mentale è sempre in evoluzione. Puoi riprendere il grafico e aggiungere nuovi rami, dei nodi che prima non avevi considerato. Quindi ti consiglio di conservare le mappe e usare dei software capaci di rispettare questa esigenza. A proposito, quali sono i migliori tool per creare mappe mentali?
I software per creare le mappe mentali
Il numero di software per creare mappe mentali è infinito. Ci sono programmi capaci di soddisfare tante esigenze, spesso slegate dalle necessità del blogging. Quindi voglio indicarti solo quello che serve, tre software che ti danno tutto l’indispensabile. Niente di più, niente di meno.
- Coggle – Un programma per creare mappe mentali online gratuito. C’è una versione a pagamento ma per un’attività base non hai bisogno d’altro. Perché scegliere questo strumento? È facile da usare, crea delle grafiche belle da vedere.
- Freemind – Più essenziale di Coogle, meno curato esteticamente, gratis al 100%. Ancora una differenza: Freemind si scarica sul computer. Così puoi usarlo in qualsiasi momento, non sei legato alla connessione internet.
- Mindmup – Un ottimo tool per creare mappe online, uno strumento che ha come principale riferimento la semplicità. Non devi fare altro che cliccare sul link che ti suggerisco e iniziare la tua opera.
Non perdere di vista l’obiettivo finale, ovvero creare una mappa. Inutile scegliere e usare mille programmi e cercare il tool perfetto. Non esiste. Le mappe mentali possono essere create a mano libera. Con matite e carta. Concentrati sui contenuti, sugli sviluppi della mappa.
Come usare le mappe mentali per fare blogging?
Questa è la mia esperienza, il mio modo per sfruttare le mappe mentali e dare una mano al mio blog. Esistono altre soluzioni, altri modi per avere un supporto da questo strumento? Lascia le tue idee e le tue domande nei commenti, se hai bisogno di aiuto per creare una mappa mentale sono a tua disposizione.