Il web cambia (troppo) in fretta

Nel 1992 lavoravo in una società a Milano che utilizzava le prime banche dati consultabili in rete. Come dimenticare il rumore del modem analogico a 9600 bps mentre si collegava. Nel 1997 aprivo una società che offriva servizi internet. Con il web è stato amore a prima vista.

Il web cambia in fretta
Photo credit: dolbinator1000 / Foter / CC BY

Amici e parenti mi davano del pazzo e all’inizio, devo ammettere, l’ho pensato anch’io.

Dal 1997 ad oggi il web è cambiato in fretta e in modo radicale. In particolare dopo la nascita e la diffusione dei social network. Una svolta nel modo di comunicare che ha imposto nuove regole e creato nuove discipline come il Social Media Marketing.

Chi si è accorto in modo traumatico di questi cambiamenti è Hossein Derakshan, blogger iraniano di successo. Arrestato a Teheran nel novembre 2008 e condannato a vent’anni di prigione per quello che scriveva sul suo blog, è stato liberato nel novembre del 2014.

Qualche settimana fa ho letto con emozione il suo post nel quale racconta il web che ha ritrovato dopo 6 anni di carcere e con il quale ha dovuto confrontarsi.  “The Web We Have to Save” (Il web che dobbiamo salvare) è il titolo del post che ti invito a leggere (sul Corriere trovi la versione in italiano).

Nel 2008 esisteva Instagram?

Quando fu imprigionato nel 2008, Twitter aveva appena due anni di vita. Pinterest, Instagram e Google+ non esistevano. Facebook aveva appena introdotto le pagine fan. Nel 2008, l’iPhone era sul mercato da poco più di un anno.

Derakshan si accorge subito dell’importanza dei social network per ottenere visibilità ed essere letto. Torna a scrivere per un blog e, suo malgrado, apre un account su Facebook per condividere i suoi scritti. Il suo primo post è del testo con un link al suo articolo, senza immagini. Risultato: tre mi piace.

Eppure era abituato a ben altri numeri nel 2008. Era considerato il padre della blogosfera del suo paese. Otteneva migliaia di visite per qualsiasi cosa scrivesse. Nel 2008 la moneta sonante nel web era il link ipertestuale, con la quale si generavano traffico e risultati.

Le persone amano e condividono le loro passioni

Oggi la promozione dei contenuti passa dalla condivisione sui social network utilizzati ormai da oltre 2 miliardi di persone. E i post, sui Social, vengono visualizzati nello Stream (il flusso delle notizie) in base ad algoritmi che premiano diversi fattori tra cui la novità, la popolarità, l’affinità, la presenza di foto e video.

Un’immagine o un filmato emozionano più di un testo ben scritto e il potere del link è stato ridimensionato. Questo ha determinato il successo di Youtube e di social network come Pinterest e Instagram. Per emergere e farsi leggere non bastano più i motori di ricerca.

Questo vale sia per i blogger di successo come per gli imprenditori e i professionisti. Le persone hanno bisogno di comunicare oggi come nel 2008 e oggi utilizzano i social. I blogger lo hanno capito e si stanno adattando. Come gli addetti ai lavori che amano da sempre il web.

Imprese e imprenditori fanno ancora fatica ad accettare questa evoluzione. Non è scattata la scintilla, forse per diffidenza o scarsa conoscenza. Ma si può sempre rimediare. Non sarà amore a prima vista ma potrebbe nascere una bella amicizia.

Conclusioni

Ho condiviso la storia di un blogger di successo che, privato della sua libertà, ha constatato in modo traumatico la velocità astrale con cui si sta evolvendo il web. Il web che amava in soli 6 anni è stato stravolto dall’ingresso dei social network.

Ha dovuto confrontarsi con questi nuovi strumenti di comunicazione e imparare a utilizzarli per promuovere i suoi articoli. Ma non finisce qui. Il web continuerà a cambiare e nasceranno nuove opportunità da cogliere che richiederanno preparazione e capacità di adattamento.

Anche tu la pensi così? Come hai vissuto la nascita dei social network e l’evoluzione di questi ultimi dieci anni? Con i social network è stato amore a prima vista?

2 commenti su “Il web cambia (troppo) in fretta”

  1. Il mio arrivo sui social è stato molto tardivo: l’anno scorso ho iniziato a commentare con Disqus, questa primavera mi sono lanciato su Google+ e LinkedIn… da un mese sono sbarcato su Twitter, e il mio blog è appena nato!
    Ormai il progresso è inarrestabile, si deve cercare di cavalcare l’onda meglio che si può!

    1. “Ormai il progresso è inarrestabile”. Credo che hai centrato il punto. Di fronte al cambiamento possiamo scegliere di rinunciare, di aspettare o di accogliere la sfida. Una sfida piena di nuove opportunità da cogliere. Anche io ho iniziato a commentare su vari blog. Un’esperienza che permette di conoscere tante persone e creare relazioni che arricchiscono. Grazie per il tuo contributo Andrea!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

#db4c00 24 14 14 #db4c00 #db4c00 #db4c00 #ffffff
Assistenza clienti